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Via da Spotify gli artisti colpevoli di abusi

L’ associazione UltraViolet ha chiesto a Spotify di rimuovere dal proprio catalogo tutti quei cantanti che hanno commesso abusi di natura sessuale. Nella lista nomi del calibro di Steven Tyler, degli Aereosmith  e  Anthony Kiedis dei Red Hot.

“Vi ringraziamo per aver tolto dalle vostre playlist ufficiali i noti violentatori R. Kelly e XXXTentacion. Questi due uomini non solo gli unici due ad aver commesso atti del genere presenti sulla vostra piattaforma: vi preghiamo, pertanto, di approfondire il tema presso gli artisti che promuovete. Tutte le volte che un individuo viene glorificato nonostante le accuse di abusi sessuali, erroneamente perpetuiamo la convinzione che non esistano conseguenze a certe condotte. Vi inviamo questa lettera aperta nella speranza che altri servizi come iTunes, Google Play Music e Pandora possano seguire il vostro esempio”.

La UltraViolet é un’associazione impegnata nella lotta contro il sessismo, le discriminazioni e le violenze di genere. Nella lista elaborata dall’associazione sono finiti nomi di primo piano della scena rock internazionale come il frontman degli Aerosmith Steven Tyler, il cantante dei Red Hot Chili Pepper Anthony Kiedis, il batterista degli Eagles Don Henley e Ted Nugent.  Tutti gli artisti citati  hanno avuto rapporti sessuali con minorenni. La lista, tuttavia, potrebbe allungarsi: rapporti con minorenni, secondo le cronache  li ebbero anche figure di primo piano della storia del rock come Chuck Berry, Bill Wyman, Jimmy Page, Iggy Pop e David Bowie.

 

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