HOMETEATRO

“TANDEM” al teatro Bellini di Napoli

C.S.

3 – 8 novembre 2015

TANDEM
ideazione e regia Sabino Civilleri e Manuela Lo Sicco
testo di Elena Stancanelli

con
Manuela Lo Sicco, Veronica Lucchesi

spazio musicale Davide Livornese
luci Cristian Zucaro
disegno e costruzione tandem Mario Petriccione
posa in aria tandem Stefano Pasquali/La moto 34 Roma
responsabile distribuzione Giusi Giardina

produzione
Associazione UddU in collaborazione con
Santabriganti-Scenica Festival,
Festival dell’Incanto,
Associazione Demetra
supporto alla produzione: ExKarcere Csoa di Palermo, Teatro Nuovo Montevergini

Al centro della scena un tandem: due biciclette saldate insieme su una molla che consente a chi pedala di inclinarle, simulando salite, discese e curve. Sul tandem Paola e Federica, due amiche indecise se andare al mare o a fare la rivoluzione, che chiacchierano di amori e ricordi. Intanto pedalano, ma le ruote girano in aria, il tandem rimane fermo sul posto ma, ciononostante, accompagna lo spettatore verso un finale sorprendente…

Sabino Civilleri e Manuela Lo Scicco, in fase di creazione, hanno chiesto a diversi artisti di intervenire sull’idea dello spettacolo: il tandem è una  scultura dell’artista Mario Petriccione, il testo è della scrittrice Elena Stancanelli, il manifesto in scena è un dipinto di Riccardo Brugnone, le musiche sono del  cantautore Davide Livornese e le luci di Cristian Zucaro. Tandem è, dunque, una creazione complessa che, però, restituisce uno spettacolo giocato sulla semplicità, che racconta poeticamente il passaggio dalla gioventù all’età adulta.

Il progetto Tandem è stato ideato da noi, Sabino Civilleri e Manuela Lo Sicco, ma lo spettacolo che ha debuttato a Milano a Febbraio 2014 non è frutto solo del nostro operato. La modalità di lavoro che ci è propria si basa sulla condivisione dell’idea e lo sviluppo di essa secondo punti di vista, approcci e modalità espressive diverse che confluiscono verso un fulcro che poi evolve in uno spettacolo. Il progetto è, in realtà, una piattaforma di scambio con l’intento – dove sono confluiti professionisti, artisti e persone diverse a cui è stata avanzata la proposta di aderire a un percorso comune – , di mettersi in relazione e contribuire alla creazione di un linguaggio. Nel caso specifico del progetto Tandem, abbiamo scelto di chiedere ad artisti e collaboratori di intervenire con originalità sull’idea che proponevamo. Le musiche dello spettacolo del musicista/cantautore Davide Livornese, il Tandem opera dell’artista Mario Petriccione, il testo della scrittrice Elena Stancanelli, il manifesto dipinto dall’artista Riccardo Brugnone, nostra la drammaturgia scenica e la regia, le luci di Cristian Zucaro, la campagna di promozione e comunicazione sullo spettacolo di ISI frame, sono create appositamente per il progetto e non preesistono all’idea. Sebbene la modalità di collaborazione conferisca complessità alla ricerca di un linguaggio unico, questa non corrisponde alla complessità scenica o spettacolare, infatti lo spettacolo Tandem: è giocato sulla semplicità e la precisione; sulla intensità delle atmosfere, la forza dell’immagine e l’espressività del linguaggio fisico; ha un’alta adattabilità a contesti diversi e si presta per essere messo in scena sia in spazi teatrali sia all’aperto, l’allestimento scenico è infatti adattabile alle condizioni più svariate e non implica scelte forzate sulla tecnica. La nostra ricerca, da cui emerge Tandem, vive del tentativo costante di aderire alla sfera del contemporaneo: per questo motivo i testi su cui lavoriamo sono scritti da autori viventi e il lavoro che chiediamo di fare a drammaturghi e musicisti implica una partecipazione alla creazione e la presenza in sala prove. La composizione della parola non avviene contestualmente: la parola, così come la drammaturgia scenica, si muove costantemente; essa ha un carattere esile e non aderisce canonicamente alla scrittura scenica. Nel nostro lavoro partiamo dalla volontà di sfuggire al naturalismo per aprirci alle possibilità che permettono all’osservatore di modificare la sua comprensione rispetto a quello che osserva: la scrittura scenica e la gestualità, quindi, sfuggono dalla didascalia del testo. Il livello di comprensione si attesta su parametri diversi che implicano un’attenzione da parte dello spettatore, che è accompagnato ad attivarsi in una sorta di ricostruzione degli eventi. I temi che affrontiamo portano in sé delle domande scaturite da una riflessione sulla vita e le dinamiche che ci circondano nel tempo specifico in cui la viviamo; nel caso particolare Tandem invita lo spettatore a porre lo sguardo sul mondo dei giovani, sulla necessità di cambiamento, sui meccanismi di passaggio dalla gioventù al mondo degli adulti.

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