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Tre pecore viziose, la rappresentazione de ‘La carretta dell’arte’ strappa gli applausi del pubblico

Sagace e divertente. Sono gli aggettivi più giusti per descrivere la performance con cui la compagnia teatrale La carretta dell’arte è andata in scena lo scorso 12 maggio al Teatro Paradiso. I tre atti della commedia Tre pecore viziose di E. Scarpetta hanno intrattenuto in maniera esemplare un corposo ed esigente pubblico.

Come veri professionisti, in questa bella rivisitazione ambientata nella belle epoque napoletana del 1890. La carretta dell’arte, compagnia amatoriale che ha calcato anche palchi prestigiosi come quello del Teatro Augusteo, si è fatta valere sotto tutti i punti di vista. Animati da grande passione, ma anche da una vera e proprio professionalità, gli attori riportano in vita il genio della commedia classica partenopea che sa parlare alle nuove generazioni. Tra una risata e l’altra spuntano riflessioni di spessore che sembrano catapultare letteralmente la scena nell’Italia a noi più contemporanea.

Scambi di battute veloci hanno reso piacevole il tempo dei tre atti. Ineccepibile è stata la scenografia che sotto, la regia di Franco Sommaripa, ha riprodotto fedelmente il periodo storico. Merito anche dell’ottima scelta dei costumi voluti da Stefano Taiani.

Importantissimo per la compagnia il contributo sotto forma di sponsor fornito dalla Pizzeria Porzio del maestro pizzaiolo Errico Porzio.

Le maschere che danno vita a Tre pecore viziose meritano di essere menzionate per bravura, professionalità ed impegno: Stefano Taiani (Felice), Antonio Covino (Fortunato), Alberto Postolis (Camillo), Luca Molea (Ciccillo), Michele Longobardi (Errico), Tonia Prevete (Bettina), Gianluca Covino (Matteo), Giovanni Proto (Carluccio), Marilena Castaldo (Gilda), Anita Taiani (Giulietta), Anna Loparco (Virginia), Rita Sorrentino (Beatrice), Fabiana Taiani (Rosina), Stefania Taiani (Mariuccia) e Brigida Ranieri (Concettella).

Un altro grande successo, dopo quello che li vide protagonisti all’Augusteo ormai due anni fa, che ha fatto applaudire il pubblico dall’inizio alla fine. Meritevoli certamente di grandi lodi perché capaci di dar vita ai grandi capolavori classici napoletani che sono anche l’anima della nostra cultura.

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Daniele Naddei

Giornalista iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Campania da maggio 2014.

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