HOMEItaliaPolitica

Tria: «Ho giurato nell’interesse della nazione. Il reddito di cittadinanza si farà»

Intervenendo al convegno di Confcommercio il  ministro dell’Economia ha mandato chiari messaggi  ai suoi colleghi di governo ed a tutti gli italiani «Ho giurato nell’esclusivo interesse della nazione e non di altri e non ho giurato solo io. Ovviamente ognuno può avere la sua visione, ma in scienza e coscienza, come si dice, bisogna cercare di interpretare bene questo mandato».

Ha poi aggiunto: «Nonostante quello che si dice sui giornali sono ottimista di fare del mio meglio l’obiettivo è quello di un mix di politiche che mostri che si può avere fiducia nell’Italia». Molti i punti toccati dal ministro durante il convegno

Imprese

«Si parte ora dalle imprese, negli anni successivi affronteremo il problema irpef». Il disegno di governo va verso il reddito di cittadinanza per  «per permettere più facilmente le trasformazioni del tessuto produttivo che creano problemi transitori nel tessuto sociale».

Iva

Il primo punto della manovra di governo sarà quello di diminuire la pressione fiscale. Con la sterilizzazione delle clausole dell’Iva si potranno ridurre le tasse.

Investimenti pubblici

L’obiettivo sarà anche quello di rilanciare gli investimenti pubblici.  «L’obiettivo del governo è eliminare il differenziale di crescita con l’Unione europea. Nel primo anno ci proponiamo di dimezzarlo e poi di eliminarlo negli anni successivi. Ci saranno nuovi fondi – ha detto – ma soprattutto interventi per accelerare i processi, con modifiche del codice degli appalti. Dobbiamo anche prevedere un accompagnamento delle pubbliche amministrazioni nel disegnare progetti di investimento. Quello che manca in Italia sono le capacità tecniche delle amministrazioni pubbliche».

Austerity.

Ribadisce il NO all’Austerity: «Sarà una manovra di crescita, non di austerity, ma che non crea dubbi sulla sostenibilità del nostro debito, bisogna continuare nel percorso di riduzione del rapporto debito PIL. Dobbiamo dare un segno ai mercati finanziari, a coloro che ci prestano i soldi. Stiamo attenti – ha ammonito – perché a volte se uno chiede troppo poi deve pagare interessi maggiori e quello che si guadagna si perde in interessi».

Il suo intervento si conclude annunciando che «Domani saranno presentati i famosi saldi» e la Nota di aggiornamento al Def arriverà  entro la scadenza ufficiale del 27 settembre.

Share This:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Cultura a Colori