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Unicef, un bimbo su tre sotto i 5 anni è denutrito o in sovrappeso

 I dati parlano di 149 milioni di bimbi con ritardi nella crescita, troppo bassi per la loro età, 50 milioni deperiti, troppo magri per la loro altezza.

Secondo il nuovo rapporto Unicef “La condizione dell’infanzia nel mondo 2019” un bambino su tre sotto i 5 anni è denutrito o in sovrappeso. Sono dati preoccupanti che ci indicano in modo chiaro le enormi diseguaglianze e le grandi contraddizioni di quest’epoca.

Circa 40 milioni di bambini sopra i 5 anni sono in sovrappeso, mentre due su tre tra i 6 mesi e i 2 anni non ricevono cibi che supportano la crescita.

Non ricevere cibo in grado di supportare la crescita significa non avere supporto per la crescita del corpo e del cervello. Questo espone i bambini a rischio di uno scarso sviluppo celebrale, scarso apprendimento, basse difese immunitarie, aumento di infezioni e, in diversi casi, morte.

In Italia la percentuale di piccoli in sovrappeso fra i 5 e i 19 anni è del 36,8%, con un aumento del 39,1% rispetto al 1990: è una situazione “preoccupante”, sottolinea il presidente dell’Unicef Italia, Francesco Samengo.
“Malnutrizione – ha spiegato Samengo – non significa solo non avere da mangiare a sufficienza, ma anche mangiare in modo errato o malsano. Con questo rapporto, si vuole mettere in luce anche il problema dell’obesità infantile che sta assumendo le caratteristiche di una vera e propria epidemia”.
In Europa orientale e in Asia centrale un bambino su 7 sotto i 5 anni è in sovrappeso. Dal 2000 al 2016 la percentuale in sovrappeso fra i 5 e i 19 anni è raddoppiata da 1 su 10 a circa 1 su 5.

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