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Venezia 75, i film italiani al Lido

Sono tre i film italiani in gara per l’ambito Leone d’Oro. Guadagnino, Martone e Minervini dovranno vedersela con registi del calibro di Damien Chazelle e i  fratelli Coen. Che vinca il migliore!

Forte presenza italiana alla Mostra del Cinema di Venezia 2018, anche se per la prima volta  i film italiani in corsa al Lido sono totalmente in inglese o quasi… Si parla inglese in “Suspiria”, remake d’autore di Guadagnino, metà in italiano e metà in inglese, come già lo esplicita il titolo, in “Capri-Revolution” di Martone ed è slang americano in “Che fare quando il mondo è in fiamme?” di Minervini. Una vera e propria novità di questa edizione!

La selezione rivela una grande fiducia nel cinema in se stesso e nella propria capacità di affrontare temi del presente, che la storia e la condizione umana offrono alla nostra riflessione. La Mostra, nel raccoglierli e selezionarli in un complesso e unitario programma, si rivela ancora una volta strumento essenziale per valorizzare e diffondere a vantaggio del pubblico questo insostituibile contributo dell’arte cinematografica alla nostra consapevolezza e alla nostra cultura”.
(Intervento di Paolo Baratta – Presidente della Biennale di Venezia)

I FILM ITALIANI IN CONCORSO:

1 settembre –Suspiria di Luca Guadagnino. Un remake d’autore dell’omonimo film del 1977 diretto da Dario Argento: la ballerina americana Susie Bannion (interpretata da Dakota Johnson) si trasferisce a Berlino per prendere parte a una prestigiosa compagnia di ballo. Susie stringe amicizia con Sara (Mia Goth) e con lei in seguito a una serie di efferati omicidi inizia a condividere sospetti sulla direttrice del corpo di ballo, Madame Blanc (Tilda Swinton) e sull’intero istituto.

Alberto Barbera, direttore artistico del festival, alla presentazione di questa edizione ha descritto “Suspiria” di Guadagnino come una “sorpresa, un remake ambizioso con una Tilda Swinton mai vista prima, che interpreta ben tre ruoli”.  È curioso vedere come il regista siciliano si è misurato con questo horror e, soprattutto, con il pregiudizio dei tanti fan di Dario Argento.

2 settembre – ‘What You Gonna Do When The World’s On Fire?‘ di Roberto Minervini. Un documentario sul sempreverde razzismo negli Stati Uniti d’America. Quattro storie emblematiche del rapporto tra bianchi e afroamericani nel profondo Sud degli States. Una barista, Judy, cerca di mantenere a galla la propria famiglia allargata, mentre gestisce un bar minacciato dal cambiamento urbano. Ronaldo e Titus, due giovanissimi fratelli, crescono in un quartiere afflitto dalla violenza, mentre il padre è in prigione. Kevin, Big Chief della tradizione indiana del Mardi Gras, lotta per mantenere vivo il patrimonio culturale della sua gente attraverso i rituali del canto e del cucito. Infine, il rinato gruppo rivoluzionario delle Black Panthers indaga sul linciaggio di due ragazzi nel Mississippi e intanto organizza una protesta contro la brutalità della polizia.

 

6 settembre – ‘Capri – Revolution‘ . Il regista Mario Martone è tornato dietro la macchina da presa quattro anni dopo aver presentato, sempre in concorso a Venezia, “Il giovane favoloso” (2014), incentrato sugli ultimi anni di vita del poeta Giacomo Leopardi. ‘Capri – Revolution’ è  un omaggio all’isola, tra storia e mito: nel 1914 l’Italia sta per entrare in guerra. A Capri si è insediata una comune di personaggi nordeuropei che ha trovato nell’isola il luogo ideale per provare nuovi modelli di coesistenza e per la propria ricerca nella vita e nell’arte. Ma l’isola ha una sua propria e forte identità, che si incarna in una ragazza, una capraia il cui nome è Lucia (Marianna Fontana). Il film narra l’incontro tra la Lucia, la comune guidata da Seybu (Reinout Scholten van Aschat) e il giovane medico del paese (Antonio Folletto).

 

 

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