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VIDEO – RomaPride, l’energia e i colori arcobaleno invadono la Capitale tra slogan anti Salvini e cori al ritmo di “Bella ciao”

Il RomaPride ha festeggiato ieri la sua 25ª edizione.  ‘Nostra la storia, nostre le lotte’, lo slogan di quest’anno. Gli slogan contro la Lega non mancano, accompagnati da manifesti che ritraggono Matteo Slavini truccatissimo o schiacciato sotto il piede di una Madonna in trono. Vladimir Luxuria, protagonista di un bacio con Asia Argento, ha dichiarato prima della partenza del corteo: “Penso che alla fine vinceremo noi, anche uno che si è ‘gonfiato’ d’odio come Salvini prima o poi si sgonfierà“.

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Con il loro bacio hanno voluto sottolineare tutte le battaglie che la comunità Lgbtq sta affrontando sin da quanto, venticinque anni fa, è stato organizzato il primo corteo per le vie della Capitale. Lo scalpore causato da quel bacio, nonostante il contesto in cui è stato fatto, per Luxuria ha voluto ribadire l’importanza di restare umani. «Oggi posso dire che, prima ancora di dichiararci orgogliosi di essere gay lesbiche e trans, di essere bisessuali, intersex, siamo orgogliosi di essere umani», «non respingere nessuno, né per l’orientamento sessuale né per il colore della pelle, né per la classe sociale o la fede religiosa». Restare umani vuol dire anche salvare delle vite, «credere che una vita umana sia più importante di una merce da difendere». E quindi ha attaccato il ministro dell’Interno Matteo Salvini: «Se c’è stato qualcuno che aveva tutto il diritto di indossare delle divise meravigliose quelli erano i Village People. Dovrebbe smettere di imitarli».

«Chi non si diverte è fascista», il grido di uno dei tanti carri della manifestazione. In 700mila hanno preso parte alla giornata. Tra colori ed allegria molti sono stati gli slogan di protesta. Salvini il politico più preso di mira ma non sono mancate parole forti anche contro la Raggi.

Abbiamo chiesto alla sindaca Virginia Raggi di presenziare, ma c’è stato detto che era all’estero, ma per estero intendevano il Vaticano… era alla messa del Papa invece di essere qui con noi“, dice uno degli organizzatori nel corso degli interventi politici conclusivi da uno dei camion utilizzato come palco, al termine del corteo. Dalla piazza sono volati fischi e ‘buu’. “Virgi’ – ha proseguito – la prossima volta che passi da qui, passa oltre, nun ce veni’ a cerca‘”. Il momento degli interventi è stato aperto da una canzone satirica contro il centrodestra: “Adios Salvini, goodbye Pillon, ciao ciao Meloni, arrivederci, auf Wiedersehen, le vostre idee l’arcobaleno travolgerà” diceva il ritornello della canzone.

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Prima della partenza il presidente delle Famiglie arcobaleno Gianfranco Goretti ha dichiarato:  “L’attacco alle Famiglie arcobaleno è stato fin da subito, con il ministro Fontana, con il decreto sul ripristino di ‘mamma e papà’ sui documenti… Sicuramente c’è la volontà di cancellarci“. “Noi non chiediamo diritti ma doveri – ha aggiunto – i nostri bambini non hanno riconoscimento, noi invece vogliamo essere inchiodati alle nostre responsabilità genitoriali“.

Ancora Secbastiano Secci: “Prendere di mira una minoranza è un’arma di distrazione di massa per distrarre dai reali problemi del Paese. L’anno scorso un ministro della Lega ha detto che le famiglie arcobaleno non esistono, il vicepremier dei 5 Stelle ha detto che la famiglia è fatta solo da un padre e una madre“. “Se già un governo nega la nostra esistenza e quella dei nostri figli, che sono la parte più debole – ha aggiunto – vuol dire che c’è tanto da fare e oggi con nostro arcobaleno argineremo queste istanze oscurantiste“.

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