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Dell’Utri non avrà sconti di pena, è colpevole di un reato troppo grave

All’ex senatore Dell’Utri non sarà concessa la scarcerazione anticipata. Lo ha deciso la Cassazione confermando il precedente “no” stabilito lo scorso 14 febbraio dal Tribunale di sorveglianza di Bologna. Chi è colpevole del reato di concorso esterno in associazione di tipo mafioso non può ricevere benefici.L’ex braccio destro di Berlusconi, Marcello Dell’Utri non riceverà alcuno sconto di pena nè otterrà la libertà vigilata. L’ex senatore si era sottoposto a una trentina di visite mediche di svariato tipo, dal controllo dermatologico alla visita psichiatrica. L’obiettivo era dimostrare l’incompatibilità delle sue condizioni di salute con la reclusione in carcere. A nulla è servito, tuttavia, l’intervento degli avvocati: la Cassazione ha nuovamente deliberato a sfavore dell’ex politico per la gravità del reato commesso. I magistrati di Bologna hanno ricordato a tal proposito che  “la fattispecie di concorso esterno in associazione di tipo mafioso non costituisce un istituto di creazione giurisprudenziale bensì è conseguenza della generale funzione incriminatrice dell’art.110 c.p., che trova applicazione al predetto reato associativo qualora un soggetto, pur non stabilmente inserito nella struttura organizzativa del sodalizio, fornisce alla stessa un contributo volontario, consapevole, concreto e specifico, che si configuri come condizione necessaria per la conservazione o il rafforzamento delle capacità operative dell’associazione”.

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