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Vento di pace fra Etiopia ed Eritrea

Lo scorso 8 luglio, è una data che molto probabilmente segnerà una svolta fra Eritrea ed Etiopia.

Ufficialmente in guerra dal 1998, le cose possono cambiare in virtù del viaggio intrapreso ad Asmara – capitale dell’Eritrea – da parte del primo ministro etiope Abid Ahmed. Ad Accoglierlo Isaias Afewerki, dittatore eritreo, in carica dal maggio del 1993.

Cosa è cambiato?
Riapertura della tratta aerea Addis Abeba Asmara, commercio bilaterale e presenza delle rispettive ambasciate nell’altro stato. Sono questi i primi passi avanti per porre fine ad un periodo nero di questo secolo.

Il primo ministro etiope ha commentato l’incontro “Non c’è più un confine fra Etiopia ed Eritrea perché un ponte d’amore lo ha distrutto”.

I rapporti fra le due nazioni sono complicati dal 93’, quando l’Eritrea ottenne l’indipendenza dalla Etiopia. Nei primi anni i rapporti erano rimasti buoni per poi sfociare in una guerra civile. Guerra che ha mietuto oltre ottanta mila morti in circa vent’anni a causa di alcune diatribe territoriali.

Le cose sono cambiate dall’insediamento di Abid – attuale primo ministro etiope – che ha rinunciato alle pretese territoriali imposte dal suo predecessore. Un punto di svolta visto e considerato che per gli organi internazionali una eventuale pace fra i due stati può aiutare e non poco la situazione nel Corno d’Africa, una zona notoriamente sempre in conflitto.

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