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Accadde oggi, muore Alda Merini nel 2009

Forse la più grande poetessa italiana del secondo Novecento, si spegne a Milano. Da tempo malata aveva appena compiuto settantotto anni.

Alda Giuseppina Angela Merini è nata a Milano il 21 Marzo 1931 da una famiglia modesta.

Una vita fortemente segnata dalla malattia, ma contraddistinta anche da un genio letterario assolutamente fuori dal comune e, per questo motivo, molto amato dal pubblico.

A soli quindici anni esordisce come autrice. Nel 1947, Alda viene internatala prima volta nella clinica Villa Turro a Milano e nel 1950 viene pubblicata la sua prima opera da Giacinto Spagnoletti.

Afflitta da sindrome bipolare, la poetessa fu internata diverse altre volte in ospedali psichiatrici, vivendo esperienze traumatiche che la segnarono profondamente.

Nel 1954 sposa il “prestinaio” Ettore Carniti e dal matrimonio nascono quattro figlie: Emanuela, Barbara, Flavia e Simonetta. Emanuela è quella che vive più a lungo coi genitori, nella casa di ringhiera a Milano, fino ai 15 anni. Flavia fino agli 8 anni. Barbara e Simonetta crescono presso istituti e famiglie affidatarie. Emanuela, la primogenita della Merini, parla di una vita in una famiglia “abbastanza gradevole, con momenti belli e dolci”, ma in seguito alla seconda gravidanza, nel 1958, Alda ha una depressione post partum.

Otto anni dopo la situazione si aggrava ulteriormente. Viene internata in una clinica psichiatrica e nulla tornerà più come prima. Da questi periodi bui emersero però alcune delle sue opere più apprezzate, come la raccolta di poesie La Terra Santa che vinse il Premio Librex Montale nel 1993, vinse poi il Premio procida-Elsa Morante (1997).

Cede al fascino della tv, apparendo al Maurizio Costanzo Show: «Mi piace perché mi truccano e mi fan dire tante belle cose. Si può chiacchierare. E con tutti ‘sti letterati, ‘sti magistrati e ‘sti professionisti che girano, ogni tanto mi chiedo: ma un cretino con cui parlare non c’è?».

Si è spenta nella sua città il primo novembre 2009, per un tumore alle ossa, aveva 78 anni.

Sono nata il ventuno a primavera
ma non sapevo che nascere folle,
aprire le zolle
potesse scatenar tempesta.

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