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Accadde oggi: “il rivoltoso sconosciuto” di Tienanmen

La foto è diventata il simbolo della protesta degli studenti che si tenne nella notte tra il 3 e il 4 giugno 1989. I carrarmati dell’Esercito di Liberazione Popolare cinese uccisero in  Piazza Tienanmen centinaia di persone, mettendo fine alle proteste degli studenti che reclamavano la democrazia.

Quel rivoltoso sconosciuto, da solo e senza armi, si parò davanti ai soldati con i carrarmati per bloccarne l’avanzata e proteggere oltre un milione di persone.  Il 15 aprile di quell’anno, dopo  la morte dell’ ex-capo del partito comunista, Hu Yaobang,  circa 100mila studenti si erano riuniti in piazza Tiananmen per commemorare il leader ed esprimere la loro insoddisfazione verso il governo di Pechino. Agli studenti provenienti da più di 40 università  si unirono  operai, intellettuali e altri funzionari pubblici. A maggio più di un milione di persone riempì la piazza, luogo in cui nel 1949 Mao Zedong aveva dichiarato la nascita della Repubblica Popolare Cinese. Il 20 Maggio il governo impose la legge marziale a Pechino, e truppe corazzate furono inviate per disperdere i manifestanti. Le forze governative in un primo tempo desistettero di fronte alla folla presente e si ritirarono, finché Deng Xiaoping all’epoca capo della Commissione Militare, ed uno dei maggiori leader del paese, diede ordine di far fuoco. Il risultato fu un massacro il cui bilancio ufficiale non è ancora stato accertato, poiché il governo cinese non ha finora mai reso pubblico alcun documento in merito ai fatti di Tienanmen. A centinaia caddero sotto i colpi delle armi automatiche dell’esercito. La foto simbolo In quell’anno, quello della caduta del Muro, molti regimi comunisti furono rovesciati in Europa.

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