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Barcellona, la mente degli attentati era un informatore degli 007 di Madrid

I servizi segreti di Madrid ammettono: “L’imam dietro alla strage della rambla era un nostro informatore”.

La mente dell’attentato a Barcellona dello scorso 17 agosto, l’imam di Ripoll Abdelbaki Es Satty, era un informatore dei servizi segreti spagnoli. La notizia, diffusa oggi, de El Pais, trova conferma da fonti del Cni, l’intelligence di Madrid.

Il 17 agosto un furgone si è lanciato sulla folla delle Ramblas travolgendo decine di cittadini e turisti e causando 13 morti e quasi cento feriti. L’Isis ha rivendicato l’attacco e il premier spagnolo Mariano Rajoy ha confermato la “matrice jihadista” dell’attentato. Poche ore dopo l’attentato, cinque terroristi furono uccisi a Cambrils mentre stavano per inscenare un secondo attacco. Il giorno prima, ad Alcanar, cittadina a 200 chilometri a Sud di Barcellona, un’esplosione aveva distrutto un’abitazione, uccidendo due persone. Tra le vittime c’era l’imam di Ripoll, Es Satty, che le indagini hanno indicato come la mente degli attentati.

Abdelbaki Es Satty era capo del gruppo jihadista responsabile delle stragi di Barcellona e Cambrils, le fonti dei servizi non hanno precisato fino a quando si è prolungata la collaborazione. Satty tentò di diventare un informatore mentre era detenuto (2010-2014) nella prigione di Castellon, dove scontava una condanna per traffico di droga.

I contatti sono proseguiti e la mente dell’attentato anzi li usò perché sostenne con gli 007 che erano stati i jihadisti ad obbligarlo a diventare un trafficante di droga per finanziarsi. All’epoca la mente dell’attentato di Barcellona entrò addirittura nel programma di protezione della polizia nazionale e della Guardia Civil.

Ufficialmente i servizi segreti spagnoli non hanno confermato quale sia stato il ruolo di Satty in questi anni e non hanno potuto farlo anche perché la legge glielo vieta. Solo i partiti politici possono chiedere informazioni al Ministro dell’Interno, Inigo Mendez de Vigo, che però ha già chiarito come ora non sia possibile viste le indagini ancora in corso sull’attentato.

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