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Capodanno 2019: guida al Cenone per tutti i gusti

Non neghiamolo: ogni anno scegliere il ristorante dove cenare e brindare all’anno nuovo, è sempre un’impresa titanica. Con questa guida, vi diamo una mano a scegliere il menù che più vi stuzzica la fantasia… e il palato!

E allora, diamo uno sguardo a quello che ci propongono i locali più trendy e gli chef (anche) stellati.

Il Ristorante Palazzo Petrucci nasce nel 2007. Un progetto ambizioso messo in piedi da Edoardo Trotta, commercialista appassionato del mondo enogastronomico, e Lino Scarallo, chef napoletano. Un locale che offre allo stesso tempo tradizione e innovazione rivisitando i piatti tipici partenopei. Dal 2008 Palazzo Petrucci vanta una stella Michelin, mentre nel 2016 si è trasferito dalla storica sede di piazza San Domenico Maggiore, in  un superpanoramico locale sulla spiaggia di Villa Donn’Anna a Posillipo.

Chef Scarallo propone per la notte di San Silvestro un menù che si apre con una lasagnetta di mozzarella di bufala Campana e crudo di gamberi su salsa di cavolo broccolo, e un tagliolino di calamaro con cremoso di patate alla camomilla, capperi, limone candito e caviale. Come primi, propone un risotto con centrifugato di friarielli, crudo di ricci di mare e rafano, e un sorprendente tubetto con cavolfiore, ostriche, tartufo bianco e lime. Fra i secondi, la triglia al gratin di erba cipollina con cuore di provola e puntarelle, stupirà anche i palati più esigenti. E infine, per dessert, una sfilata di squisiti dolci natalizi della tradizione napoletana di eccellenza.

E, per continuare con le cene “stellate”, ci spostiamo al nono piano dell’Hotel Romeo, al ristorante Il Comandante, dove l’executive chef Salvatore Bianco propone per il gran cenone di fine anno un menù di sette portate che onorano la tradizione mediterranea e le materie prime del territorio campano, sempre strizzando un occhio all’innovazione. E per brindare come si deve, allo scoccare della mezzanotte, dj set, cotechino con lenticchie, 12 chicchi di uva bianca, e un sontuoso buffet di torte e dolci natalizi tradizionali napoletani.

Come entrée, un carpaccio di spigola con emulsione di olio di ginepro, caviale e fagioli di Controne, mentre come antipasto, propone un sorprendente totano ripieno alla brace con confettura di melanzane alla soia e salsa piccante. Come primo, un’insolita pasta mista con brodetto di scorfano e cicorietta di campo, seguita da baccalà confit con ecaulipto, salsa di cicerchie e giardiniera fatta in casa, e da pezzogna scottata alla plancia con emulsione di anice stellato in acqua di mare, ed estratto di friarielli. Si chiude con una cake morbida di yogurt con salsa loti e biscotto di anacardi, e un morbido e profumatissimo panettone artigianale.

Un menù particolare, poi, è riservato ai piccoli ospiti della notte di Capodanno: polpettine di carne con sugo di datterini gialli e cialda di Parmigiano Reggiano, cannelloni di pasta fresca con ricotta e mozzarella, filetto di manzo con patate novelle al forno, e per dolce, un morbido tortino di cioccolato al latte.

Sud, il locale minimal chic di Rosanna Marziale, chef stellata classe 1980, si trova a Quarto Flegreo, nella zona vulcanica più famosa della Campania. Vulcanica come la miglior cuoca d’Italia per le Guide ai ristoranti de l’Espresso nel 2015, che anche nel menù di Capodanno fa sentire il suo tocco unico e speciale.

Si parte con un entrée di bon bon di gamberi ripieni di ricotta, su crema di broccoli baresi e pomodoro secco, e un antipasto di baccalà e insalata russa. Come primo una linguina all’astice e un risotto del pescatore “alla moda” di Reggio Calabria. Per secondo, una stupefacente zeppola di spigola all’acqua pazza, seguita da cotechino irpino artigianale con lenticchie e zenzero. Per dessert, un vero e proprio trionfo di struffoli, mostacciuoli, roccocò e susamielli, nel rispetto della tradizione natalizia campana.

Un’attenzione particolare anche ai bambini, che potranno gustare prosciutto e mozzarella, pennette al pomodoro, filetto di maialino con patate al forno, e per dessert, una deliziosa crostatina meringata calda, guarnita con cioccolato e arancia.

Un’esperienza che conquista il gusto, l’olfatto e gli occhi di chi sa guardare”. Il claim di Terrazza Calabritto, il celebre locale di Piazza Vittoria, nel “salotto buono” della città, sintetizza abilmente l’atmosfera che si respira nelle sale dal bianco abbagliante affacciate sull’azzurro del mare di Napoli. Per il cenone di Capodanno, partner della serata è Dom Pérignon: il menù ricercato ma rispettoso delle tradizioni partenopee, prevede una bottiglia di Dom Pérignon vintage 2009 a coppia.

Si comincia con un’insalata di mare rivisitata, servita su tartare di tonno rosso di Mazara, e ostriche della Bretagna. I primi: vermicelli di Gragnano con catalana di astice blu, riso acquerello con tartufi di mare, champagne e caviale nero. Si continua con un pescato mediterraneo su purea di patate viola e gamberi in pastella. Lenticchie di buon augurio, e per dolce: sembra una sfogliatella, ma è una cassata infornata al cioccolato fondente.

Il ristorante del Best Western Hotel Paradiso non tradisce le aspettative dettate dal suo nome. Una “terrazza del gusto” sospesa sul golfo più bello del mondo, quanto di più simile al paradiso terrestre, rappresenta uno scenario mozzafiato anche per gli habituè dei panorami posillipini. 

Per brindare all’arrivo del 2019, il menù prevede un cocktail di benvenuto con canapè al salmone, canapè ai gamberi, mini tartare di tonno rosso e lime, parmigiana di melanzane al cucchiaio con olio al basilico, degage cuvè S. Margherita. Come antipasto, il bianco di baccalà al vapore su friarielli al forte e velo di pane croccante stupirà anche i più avvezzi ai sapori azzardati. Come primi, Paradisoblanco propone un mezzo pacchero all’astice blu con pomodoro datterino, e per chi proprio non se la sente di rinunciare alla tradizione, un classico risotto con vongole e tartufi di mare al profumo di limoni amalfitani. Si prosegue con un dentice marinato al timo e rosmarino, su scarolina ripassata e rondelle di patate croccanti. Come dessert, un cremosissimo semifreddo al cioccolato fondente con confettura di peperoncino e granella di pistacchio. Gran buffet finale con frutta secca, e l’immancabile cotechino e lenticchie rosse.

Un ristorante gastronomico con una forte impronta territoriale: gastronomico per la sensibilità, tecnica e creatività dello chef, territoriale per il luogo di provenienza delle materie prime utilizzate. Ma anche un ristorante pronto a trasferirsi a casa di chi ha ospiti ma poca voglia di cucinare. Veritas, al Corso Vittorio Emanuele, per il cenone di Capodanno propone piatti innovativi, ma profondamente partenopei.

Dall’antipasto di crudo di ricciola con yogurt, mandorle e senape, al sauté di frutti di mare con “pizza e menesta”, mazzancolle e funghi pioppini. Come primi, il risotto con friarielli e tartufo nero, e pasta mista con scarola, olive, capperi e baccalà. Per secondo, la spigola all’acqua pazza con tapioca e nocciole. E per finire, cotechino e lenticchie e tiramisù al pandoro.

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