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Caso Cucchi, chiesto il processo per otto carabinieri

La procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio per gli 8 carabinieri che, a vario titolo, sono accusati di aver «depistato» l’inchiesta principale sulla morte di Stefano Cucchi. Ad orchestrare i falsi – secondo i magistrati romani – è stato l’allora vertice del Gruppo Roma, il generale Casarsa. Si legge infatti nel capo di imputazione che «Casarsa, rapportandosi con Soligo, sia direttamente sia per il tramite di Cavallo, chiedeva che il contenuto della prima annotazione (redatta da Di Sano) fosse modificato nella parte relativa alle condizioni di salute di Cucchi». E da questo falso partono tutti gli altri. Tra i militari dell’Arma che rischiano il processo ci sono il generale, Alessandro Casarsa, all’epoca dei fatti comandante del Gruppo Roma; e il colonnello, Lorenzo Sabatino (ex capo del Nucleo Operativo). Sono diversi i reati contestati agli indagati che vanno dal falso all’omessa denuncia. Dal favoreggiamento alla calunnia.

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