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Decreto Salvini, la vittoria del vice premier

Salvini, probabilmente, ha vinto la sua prima battaglia da quando è vice premier.

Ieri, alle 13, il leader leghista si è presentato in conferenza stampa con il premier Conte. Motivo è che il consiglio dei ministri ha appena dato il via libera all’unanimità al decreto immigrazione e sicurezza, o meglio “decreto Salvini”, come vuole sia chiamato il ministro dell’Interno.

In conferenza stampa sia Salvini che Conte si mostrano sicuri dell’ok del Quirinale, anche se il decreto non ha incassato tutti i consensi pentastellati e il Quirinale stesso si riserva di esaminare il testo prima della firma del presidente Mattarella.

COSA PREVEDE IL DECRETO – Il testo va a incidere sul decreto 286 approvato dal governo Prodi nel 1998 in materia di protezione umanitaria. E’ un documento pensato per accogliere chi non rientra nei casi di riconoscimento dell’asilo politico oppure per chi non rientra nei casi stabiliti per avere la protezione sussidiaria. Infatti, con il ‘decreto Salvini’ la protezione umanitaria verrà riconosciuta solo a chi rientra in sei fasce:Vittime di grave sfruttamento lavorativo, vittime della tratta, vittime di violenza domestica, vittime di gravi calamità naturali, necessità di cure mediche e protagonisti di atti di particolare valore civile.
Non solo. C’è la revoca della cittadinanza per chi venga condannato in via definitiva per reati di terrorismo internazionale, e prevede la sospensione della domanda di asilo per chi si macchi di reati anche non gravi (anche solo furto) e venga condannato solo in primo grado, dunque non via definitiva.

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