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È morto Bobò: il gesto e l’anima del teatro di Pippo Delbono

È morto ieri sera in ospedale per le complicazioni di una broncopolmonite Bobò, l’attore più intimamente legato al teatro di Pippo Delbono.

Bobò aveva 82 anni. Si chiamava Vincenzo Cannavacciuolo. Era nato a Villa di Briano in provincia di Caserta. Era nato microcefalo e sordomuto e per più di quarant’anni ha vissuto nel manicomio di Aversa. Fu lì che nel ’95 lo incontra  Pippo Delbono, attore e regista, già conosciuto in mezzo mondo, artista irregolare che scavando nel disagio esistenziale ha dato voce a emarginati, soli, pazzi. La scoperta di Bobò però è un’altra cosa. Tra lui e Pippo nasce subito un affetto e un legame che va oltre l’incontro di due persone strambe. È una storia di amore che trova nel teatro lo spazio e il tempo per vivere, lo strumento per incrociare l’arte e la vita. Bobò diventa protagonista dei principali spettacoli di Pippo Delbono, a partire dal bellissimo Barboni, nel ’97 seguito da Guerra l’anno dopo e poi Esodo (2000), Il Silenzio(2000), Gente di Plastica (2002), Urlo (2004), Questo Buio Feroce (2006), La Menzogna (2008), Dopo la battaglia (2011), Orchidee (2013), Vangelo (2015), La Gioia (2018) e nelle opere liriche Cavalleria rusticana (2012), Don Giovanni (2014), Madama Butterfly (2014), Pagliacci (2018), e presente in molti dei suoi film.

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