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Oggi è la Giornata Internazionale delle Bambine. Per non dimenticare.

«La Giornata Internazionale delle Bambine e delle Ragazze riflette la necessità di mettere al centro dell’agenda dello sviluppo i diritti delle ragazze» ha dichiarato Anju Malhotra, responsabile della sezione Genere e Diritti all’UNICEF.

Oggi è 11 ottobre e da sei anni questa giornata è la Giornata Internazionale delle Bambine. L’intento è quello di catalizzare l’attenzione sulla violazione dei diritti delle bambine. Tra le varie, una delle forme più gravi consiste nella pratica dei matrimoni precoci, in vigore in questo momento in un altro punto del mondo.

Dall’approvazione nel 2006 del Child Marriage Prohibition Act, sembra che la situazione concernente i matrimoni precoci sia un po’ migliorata grazie a programmi e politiche volti a gestire il fenomeno. Eppure, stando alle stime dell’UNICEF, i dati restano allarmanti. 70 milioni di donne tra i 20 e i 24 anni in tutto il mondo – eccetto la Cina – si sono spostate in minore età, e di queste 23 milioni prima di aver compiuto i 15 anni. Ciò significa che globalmente quasi 400 milione di donne tra i 20 e i 49 anni si sono sposate “giovani”.

Ma le forme di protesta si stanno diffondendo, e forte grida lo striscione “La mia vita, il mio diritto, la fine dei matrimoni precoci”slogan fisso di eventi ed azioni che si stanno svolgendo in tutto il mondo per contrastare queste realtà.

La violazione dei diritti delle bambine nel mondo veste molte maschere, una diretta conseguenza dei matrimoni precoci è l’abbandono della scuola. La bimba allontanata presto dal nucleo familiare di appartenenza ed esposta alla nuova realtà coniugale, viene costretta ad abbandonare l’istruzione e non avere più contatti con i suoi coetanei. Ne deriva una condizione di totale isolamento che rende queste bambine, future donne, elementi sempre più deboli all’interno della società ma anche della propria vita. L’istruzione, invece, consentirebbe loro di assumere un cambiamento del proprio comportamento molto importante, che potrebbe migliorare le proprie condizioni di vita ed opportunità.

Una delle più cruenti violazioni dei diritti delle bambine è la mutilazione dei genitali femminili, condotta in fin troppe culture e preludio di un matrimonio precoce e dell’abbandono della scuola. Le bimbe per supposte questioni di igiene, per iniziarle al mondo adulto e prepararle per il matrimonio, sono costrette a subire questa pratica contro la loro volontà. Ulteriori inevitabile conseguenze sono dolori cronici e un forte trauma psichico che condiziona le future giovani donne per tutta la vita.

Ma le gravidanze, diretta conseguenza di questi matrimoni, sono anche potenzialmente letali. Nel mondo sono circa 50.000 i decessi legati al parto e questa probabilità aumenta nel caso di ragazzine tra i 10 e i 14 anni.

Sono tanti i modi in cui vengono violati i diritti delle bambine nel mondo, è doveroso accennare anche ai circa 100.000 casi di bambine soldato, private della loro vita, della famiglia, degli amici, della scuola, e spedite in guerra. E al problema del traffico di essere umani, di cui le piccole vittime sono il 20%.

Oggi è una giornata importante, in occasione della quale in tutta Italia sono nati eventi per sensibilizzare sul tema. Un’argomento di cui non ci si deve dimenticare nella quotidianità e che per fortuna sta avendo sempre più risalto, nella speranza che questo aiuti a portare un cambiamento consistenze per restituire la legittima infanzia alle bambine di tutto mondo.

 

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