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Governo, ancora alta tensione

Nuova settimana di malumori tra Lega, Cinque Stelle e il premier Giuseppe Conte.


Questa volta, a creare tensione, è la questione Autonomie che ha visto lo scontro tra Palazzo Chigi e i governatori di Veneto e Lombardia, Luca Zaia e Attilio Fontana.

Dopo un botta e risposta tra i due governatori e il premier, nell’ultima lettera Zaia e Fontana si dicono “feriti” dalle parole di Conte e chiedono una vera autonomia per il Nord. “Se si continua con una farsa come è accaduto fin d’ora, è evidente che non firmeremmo nulla”, fanno sapere.

Salvini ha poi rincarato la dose, lanciando una sorta di ultimatum agli alleati del M5S. “Io voglio unire questo Paese e per governare bisogna passare dalle autonomie. Non accettiamo un no come sta invece succedendo. Il governo passa dalle autonomie – ha dichiarato il vicepremier – Siamo al governo solo e soltanto per fare le cose importanti. Se non riusciamo andremo avanti da soli, ma non ci fermiamo. Abbiamo aspettato anche troppo”.

Intanto il governatore del Veneto Zaia difende il progetto dell’autonomia. “I vantaggi dell’Autonomia – sottolinea – sono l’efficienza e la responsabilità, soprattutto premiare le virtuosità, ma non si creerà un Paese di serie A e di serie B”. “Questa è una brutta manfrina – aggiunge – che non vogliamo più sentire”.

“Oggi già abbiamo un esempio di Autonomia, che è quella della sanità: non c’è l’Autonomia del Veneto, non c’è quella della Lombardia o dell’Emilia Romagna ma nella sanità tutte le regioni hanno un budget e la gestione della sanità – spiega -. Se ci sono ancora regioni che vedono i loro cittadini costretti a fare le valigie per andarsi a curare fuori regione, molto probabilmente il problema non è dell’Autonomia ma della mala gestio da parte di qualcuno”. “Noi abbiamo fatto un progetto serio, validato a livello scientifico: non vogliamo la secessione dei ricchi, non possiamo accettare che si dica che vogliamo creare un Paese di serie A e di serie B, vogliamo solo l’efficienza, la responsabilità e la modernità di questo Paese”. Lo sottolinea il governatore del Veneto Luca Zaia.

 Per il presidente del Consiglio si aspettano 48h forse decisive per la tenuta della maggioranza e del suo governo.

Mercoledì infatti, Conte sarà al Senato per il caso dei presunti fondi neri arrivati da Mosca in via Bellerio, mentre 24 ore prima, cioè martedì, dovrebbe tenersi il vertice con Zaia e Fontana.

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