CronacaHOMEI fatti

Il cane Miro torna a casa: disposto il dissequestro

Il tribunale ha accolto il ricorso, il pastore maremmano accusato di abbaiare troppo da domani sarà in “libertà vigilata”.

Domani mattina il cane Miro, per il quale oltre 240 mila persone avevano firmato una petizione lanciata sui social, lascerà il canile dove era stato rinchiuso il 22 marzo scorso e potrà tornare a casa. Accogliendo l’istanza dei proprietari, il tribunale del riesame di Trento ha disposto il dissequestro del cane, che così può tornare dai suoi padroni a Roverè della Luna, ma sarà in ‘libertà vigilata’, perché nelle ore notturne dovrà stare in casa.

Il caso era stato sollevato da un vicino di casa che lamentava continui disturbi. I padroni erano stati raggiunti da due decreti penali, uno a ottobre scorso e un altro a gennaio, rispettivamente con 154 e 70 euro di multa, ma per l’animale poi è arrivato il sequestro. La coppia si difende dicendo che il vicino è a 300 metri di distanza e che nessuno, oltre a lui, si è lamentato.

Il ricorso presentato dall’avvocata Cecilia Venturini di Riva del Garda è stato ora accolto dal tribunale del riesame, che ha firmato l’autorizzazione al dissequestro.

Dopo l’interesse mediatico, la vicenda di Miro sembra avviata a una soluzione: «Il tribunale non ha avuto problemi ad accettare il nostro ricorso – spiega l’avvocata Venturini – poiché abbiamo presentato prima di tutto argomentazioni di diritto, ricordando che esistono sentenze della Cassazione nelle quali è stato stabilito con chiarezza che un animale d’affezione non può essere considerato un bene sequestrabile».

«Abbiamo raccolto le testimonianze di molti vicini che contraddicono quanto affermato dal querelante – dice l’avvocata – Inoltre il responsabile del canile in cui è stato ospitato Miro ha rilasciato una dichiarazione con la quale certifica che in base alla sua esperienza il cane è un soggetto molto equilibrato, che non mostra comportamenti di disagio e abbaia soltanto se sollecitato».

Il Movimento Animalista festeggia: “Abbiamo vinto tutti – si legge in una nota – una battaglia di libertà contro una detenzione illegittima e illogica. Abbaiare è un diritto esistenziale dei cani. L’allontanamento coatto pregiudicava il benessere dell’animale.”

Share This:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Cultura a Colori