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Ingiurie ai dipendenti: sospeso il prefetto di Salerno

Frasi umilianti e ingiuriose, con toni e atteggiamenti discriminatori, un “clima di costante terrore e di estrema tensione”.

Era arrivato a minacciare di morte i dipendenti Salvatore Malfi, dal 2011 al 2016 prefetto di Vercelli, incarico ora ricoperto a Salerno. Indagato per abuso d’ufficio, la Procura di Vercelli lo accusa di avere instaurato un vero e proprio clima di «costante terrore» negli uffici vercellesi del governo. E ha disposto nei suoi confronti la misura cautelare della sospensione dell’incarico per tre mesi.

Gli episodi in cui Malfi ha rivolto espressioni ingiuriose ai dipendenti sono molteplici, secondo l’accusa, e persino i suoi collaboratori più stretti non venivano risparmiati. L’indagato, si legge nella nota diffusa stamane dalla Procura, era solito rivolgere ai dipendenti «frasi a sfondo sessista, umilianti e denigratorie, utilizzando toni e atteggiamenti discriminatori, arrivando a minacciarli di morte».

Il provvedimento, sottolinea la Prefettura di Vercelli, rientra in una più ampia indagine con riferimento alla gestione del servizio per l’accoglienza dei richiedenti asilo nell’ambito del quale “sono emersi gravi indizi di reato in relazione a delitti (turbativa d’asta e rivelazione di segreti d’ufficio) contro la pubblica amministrazione”.

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