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Largo Maurizio Estate: un luogo dedicato al coraggio

Il coraggio di dire ‘no’ a un’ingiustizia è costato la vita di Maurizio. Era il 1993, Maurizio Estate tentò di sventare un furto ma fu ucciso per il suo gesto eroico. Oggi un luogo porterà il suo nome per ricordare che il coraggio non muore.

Maurizio Estate lavorava nell’officina del padre, aveva solo 22 anni quando fu ucciso. Era il maggio del 1993, Giuseppe Estate, padre di Maurizio, urlò quando due ragazzi in vespa si avventarono sull’orologio di un cliente per strapparglielo. Non sapeva che il figlio avrebbe perso la vita tentando di sventare quel furto. Poche ora dopo, infatti, due giovani sicari tornarono per ucciderlo. Moriva così a ventidue anni Maurizio Estate, colpevole di aver reagito a un’ingiustizia.

A venticinque anni dalla morte di Maurizio il suo gesto eroico è stato commemorato attraverso l’intitolazione di un Largo in via Vetriera a Chiaia. Largo Vasto, infatti, d’ora in poi sarà Largo Maurizio Estate. Un atto simbolico che vuole compiere il doppio obbiettivo di ricordare Maurizio e dimostrare che il coraggio non muore. A sottolineare l’importanza di questo evento le parole di Davide Estate, fratello della vittima e presidente dell’ Associazione Antiracket Vomero-Arenella Maurizio Estate- “Maurizio rappresenta tutti i napoletani”. E in questo caso il ragazzo, eroe di via Vetriera, rappresenta anche le 335 vittime campane della criminalità organizzata, uomini e donne che come Maurizio non hanno dato la vita invano. Questo è il messaggio condiviso durante l’evento di intitolazione dal Sindaco De Magistris e dall’ Assessore comunale Alessandra Clemente. Ma altrettanto importante è stato il contributo delle scuole che hanno preso parte all’iniziativa, l’istituto Tito Livio, il Giustino Fortunato e il Primo Levi.

 

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