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Lega nel mirino, aperta inchiesta su riciclo fondi

L’inchiesta aperta sui 49 milioni di rimborsi elettorali sottratti dalle casse della Lega giunge fino in Lussemburgo, dove sarebbe finita parte dei soldi dovuti allo Stato.

Si tratta dei rimborsi elettorali 2008-2010 su cui si indaga dopo la condanna di Umberto Bossi e del tesoriere leghista Francesco Belsito per truffa. Il procuratore aggiunto Francesco Pinto, la pm Paola Calleri e il colonnello Maurizio Cintura capo del Nucleo di polizia tributaria di Genova, hanno personalmente condotto esami e ricerche circa la documentazione del fondo Pharus Management, società di gestione patrimoniale in Svizzera.

Durante le gestioni di Roberto Maroni e Matteo Salvini i milioni sarebbero finiti in una serie di conti correnti bancari e fiduciarie in un conto di ‘transito’ della Cassa di Risparmio di Bolzano.

La Sparkasse avrebbe investito dieci milioni nel fondo Pharus, mentre a inizio 2018 circa tre milioni sarebbero rientrati in Italia. Anche se Sparkasse sostenesse che si tratti di “investimenti propri della banca, che non appartengono ad alcun cliente”, la procura di Genova lo ritiene un indizio abbastanza concreto da chiedere la perquisizione della banca.

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