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M5s, fuori i massoni Landi e Asserboni

Altri due candidati massoni nel movimento,  dopo Vitiello in Campania, Piero Landi a Lucca e  Bruno Azzerboni in Calabria. Richieste dimissioni e divieto di utilizzo del simbolo.

“Catello Vitiello e Piero Landi al momento della sottoscrizione della candidatura non hanno detto la verità e non ci hanno informato di far parte di una loggia massonica – aveva riferito L’M5s in un comunicato -. Per questa ragione non possono stare nel M5S e sempre per questo motivo gli sarà richiesto di rinunciare al seggio. Li inibiamo dall’utilizzo del simbolo e ci riserviamo di agire nelle opportune sedi al fine di risarcire eventuali danni di immagine cagionati al M5S”, dichiara il movimento cinque stelle, riservandosi il diritto di “agire nelle opportune sedi al fine di risarcire eventuali danni di immagine”. La scoperta fatta

Landi  ha negato di aver mai fatto parte della loggia Burlamacchi ma ha ammesso di aver fondato a Lucca un’associazione, “Italia punto e a capo”. In questa associazione ci sono appartenenti alla massoneria? “Sì – ha risposto Landi – però io non posso dirle altro.

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