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Maturità: addio agli esami “vecchia maniera”

Si chiude un’epoca per gli studenti delle superiori: per l’ultimo anno si è svolta la terza prova, il cosiddetto ‘quizzone’.
La terza prova ha lo scopo di verificare il grado di conoscenze acquisite dagli studenti nelle varie materie svolte durante l’ultimo anno di superiori. Ha carattere multidisciplinare ed è elaborata dalla commissione d’esame, che sceglie la tipologia di prova e gli argomenti in base allo specifico percorso di studi e secondo le informazioni contenute nel Documento di Classe, compilato dal Consiglio di classe entro il 15 maggio. I professori interni e i commissari esterni decidono quindi quali materie inserire, la modalità di svolgimento e la durata della prova. Il voto massimo è di 15 punti, con la sufficienza fissata a 10.
Nel 2017 – secondo le rilevazioni di Skuola.net – la terza prova è stata, dei tre scritti, la più copiata, ma dall’anno prossimo si cambia e, se non ci saranno sorprese dell’ultimo minuto, la terza prova sparirà. L’esame 2019, quindi, sarà composto da tre prove in tutto: due scritti, più l’orale.

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