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Proseguono le indagini su Cucchi. La sorella: voglio “dar voce a tutti gli altri Stefano”

Proseguono le indagini e gli accertamenti sugli atti falsificati in seguito alla morte di Cucchi.

Si tratta di Francesco Di Sano, carabiniere della stazione di Tor Sapienza, e del luogotenente Massimiliano Colombo, comandante della stessa caserma. Colombo sarà interrogato la prossima settimana dai pm. Nei giorni scorsi è stato sottoposto ad una perquisizione:l’atto istruttorio puntava ad individuare eventuali comunicazioni tra lui e i suoi superiori dell’epoca sul caso Cucchi.

Francesco Tedesco, il carabiniere imputato di omicidio preterintenzionale che ha accusato gli altri due militari coinvolti nel processo per la morte di Stefano Cucchi, verrà ascoltato entro gennaio in aula nell’ambito del dibattimento in corso. Tedesco, già interrogato tre volte dal pm Giovanni Musarò, dovrà ribadire davanti alla corte le accuse a Raffaele D’Alessandro e Alessio Di Bernardo arrivate a nove dalla morte di Cucchi. “Sono rinato. Ora non mi interessa nulla se sarò condannato o destituito dall’Arma”: sono le parole che Francesco Tedesco ha affidato ieri al suo avvocato, Eugenio Pini, dopo la notizia delle sue accuse a due carabinieri.

“Ho fatto il mio dovere; quello che volevo fare fin dall’inizio e che mi è stato impedito”, ha aggiunto Tedesco al suo avvocato. Tedesco è imputato, assieme ai carabinieri Raffaele D’Alessandro e Alessio Di Bernardo di omicidio preterintenzionale.

La sorella di Stefano Cucchi annuncia che andrà avanti per dar voce ad altri Stefano: “L’unica cosa che mi dà la forza di andare avanti – afferma Ilaria, intervistata da Rtl 102.5 – è provare, tramite Stefano, a dar voce a tutti gli altri Stefano, tutti gli altri ultimi di cui non importa niente a nessuno, che muoiono e che subiscono soprusi quotidianamente nel disinteresse generale, di una società che è abituata a voltarsi dall’altra parte e che pensa sempre che le cose capitino sempre agli altri e mai a se stessi”. Si recherà al Viminale è stato chiesto a Ilaria Cucchi, dopo l’invito di ieri del ministro Salvini: “Il giorno in cui il Ministro dell’Interno chiederà scusa a me, alla mia famiglia e a Stefano – ha risposto – allora potrò pensare di andarci, prima di allora non credo proprio”.

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