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Regno Unito, al voto il 12 dicembre

La Gran Bretagna tornerà il 12 dicembre alle urne. È quanto stabilito dal Parlamento britannico, che ha bocciato la mozione presentata dai laburisti, LibDem e nazionalisti scozzesi per anticipare al 9 dicembre la data del voto.
L’ok alle elezioni generali è stato dato da 438 deputati, mentre soltanto 20 hanno votato contro.

Ora si attende il via libera dalla Camera dei Lord, dove la legge non dovrebbe trovare ostacoli, cosi da completare l’iter parlamentare ed ottenere la firma della regina già sul finire di questa settimana.

I SONDAGGI – Secondo la Bbc, che ha prodotto una media dei sondaggi più recenti sul gradimento dei partiti in Inghilterra, nelle ultime settimane la posizione del partito conservatore di Boris Johnson si è gradualmente consolidata, raggiungendo il 40 per cento dei consensi. I labouristi di Jeremy Corbyn invece sono rimasti piuttosto stabili al 24 per cento, seguiti dai liberal-democratici al 18 per cento e dal Brexit party capitanato da Nigel Farage con l’11 per cento che però non ha alcuna intenzione di candidarsi alle elzioni anticipate, come da lui stesso ammesso nella giornata di ieri “Devo concentrarmi sulla realizzazione della Brexit, che è sempre stato il mio unico obiettivo, per cui ho bisogno di girare da un capo all’altro del Regno Unito, non posso concentrarmi sulla corsa a vincere in un singolo collegio elettorale”.

IDEA DI ANTICIPARE – Da segnalare, inoltre, che Laburisti, LibDem e gli indipendentisti scozzesi dell’Snp hanno chiesto di anticipare le elezioni per il 9 dicembre perché pensano che, in questo modo, sarebbe stata esclusa l’eventualità che Johnson riproponesse al parlamento la sua legislazione sulla Brexit e la facesse approvare prima che quest’ultimo venga dissolto.

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