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School shooting: Trump vuole armare i docenti per prevenire le stragi

Allarmanti dichiarazioni di Trump in seguito agli eventi dello scorso San Valentino in Florida, che hanno visto l’ennesima sparatoria in una scuola di Parkland concludersi con un bilancio di 17 morti. La soluzione secondo trump sarebbe armare i docenti.

Ennesimo ‘School shooting’ in America nel giorno di San Valentino. La storia si ripete ancora una volta e si conclude con le lacrime delle famiglie delle vittime e con una dichiarazione shock del presidente Trump.  Nikolas Cruz, 19 anni, armato di fucile semi-automatico aveva aperto il fuoco nella sua vecchia scuola colpendo a morte 17 ragazzi. Alla delegazione di sopravvissuti incontrati dal presidente in conferenza non sono tuttavia arrivate parole confortanti. L’idea di Trump per contrastare le stragi nelle scuole sarebbe la”formazione addizionale” all’uso delle armi per i docenti che sarebbero dotati a loro volta di armi dallo Stato.

Trump ha dichiarato:”Sono necessarie misure di difesa ma anche d’attacco, per garantire la sicurezza nelle scuole. Se non abbiamo misure d’attacco in queste suole, signori ci stiamo solo prendendo in giro”.

In un momento storico in cui la messa in discussione del commercio delle armi sta squotendo l’opinione pubblica americana viene da chiedersi quanto sia giusto rispondere alla violenza con altra violenza.

Preoccupano, in parallelo, anche gli episodi che negli ultimi giorni hanno visto protagoniste alcune maestre d’asilo italiane riprese in atteggiamenti violenti contro i piccoli allievi. Intanto una scuola di Vicenza propone come iniziativa formativa il tiro a segno in un poligono. Allerta insomma sui temi dell’istruzione e della violenza. Una riflessione che porta con se un interrogativo:  che l’attacco sia davvero la miglior difesa?

 

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