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“Una bufala ci seppellirà”, campagna shock dall’Ordine dei Medici

La Federazione nazionale promuove una campagna di sensibilizzazione dei cittadini contro le fake news in rete. Lapidi con epitaffi per far capire i pericoli per la salute.

 “Non mi hanno vaccinato per paura dell’autismo”, “Avevo acquistato sul web un farmaco miracoloso”, “Ho curato il cancro con il bicarbonato di sodio”. Sono alcuni degli epitaffi che, sovrastati da una croce, campeggiano su altrettante lapidi nella campagna shock ‘Una bufala ci seppellirà?’ lanciata dalla Fnomceo, la federazione nazionale che riunisce gli ordini dei medici, per combattere le bufale in tema di salute. Alla campagna hanno già aderito più di trenta Ordini provinciali perché sia affissa sul territorio e sulla stampa locale.I manifesti della campagna, che sarà presentata il 10 maggio a Roma, saranno affissi a partire dal 14 maggio in decine di città.

Obiettivo dell’iniziativa è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica e combattere il fenomeno della diffusione delle fake news sulla salute tramite la rete.Un fenomeno preoccupante e in crescita, che mette a repentaglio la salute dei cittadini.

“Abbiamo scelto una campagna shock perché vogliamo far comprendere i pericoli spesso sottovalutati cui il cittadino va incontro nel momento in cui si affida a fonti non autorevoli per decidere della propria salute – spiega Filippo Anelli, presidente Fnomceo – Gli Ordini dei medici sono garanti della Salute pubblica come bene per tutta la società ed hanno quindi il dovere di intervenire per informare e sensibilizzare i cittadini rispetto ad atteggiamenti che ne minano il benessere. Il medico deve tornare al centro della relazione che il paziente ha con la propria salute. Occorre ricostruire quel rapporto di fiducia medico-paziente che è stato fortemente indebolito dall’aziendalizzazione della Sanità. Serve una sterzata decisa per riportare il diritto alla salute dei cittadini nelle mani di chi può tutelarlo al meglio, nelle mani dei medici”.

“Una Spoon River della salute, una campagna che in modo  ‘lapidario’ ed efficace, mette in guardia dai pericoli delle false cure pubblicizzate in maniera allettante anche sul web”, commenta il responsabile dell’Area Strategica della Comunicazione Fnomceo, Cosimo Nume.

Questa volta i medici non hanno usato mezze misure. Nei manifesti affianco a una lapide, c’è un invito perentorio: “Diffidate delle “bufale” sul web. Chiedete sempre al medico”.

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