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Wonder, il piccolo grande austronauta di Stephen Chbosky

Adattamento cinematografico di Stephen Chbosky del romanzo omonimo, con Julia Roberts, Owen Wilson e l’enfant prodige Jacob Tremblay.

Wonder è l’adattamento di un fortunatissimo romanzo di R. J. Palacio (pubblicato nel 2012) che racconta la vita e le emozioni del piccolo Auggie Pullman, bambino di 10 anni affetto da una malformazione cranio-facciale dovuta alla sindrome di Treacher-Collins. I suoi primi anni di vita sono stati scanditi da ben 27 operazioni chirurgiche di ricostruzione dei tessuti, quindi un’infanzia solitaria, senza scuola, senza amici, ricolma solo di affetto familiare. I due genitori, infatti, si sono dedicati completamente a lui rinunciando alle proprie ambizioni e togliendo (in parte) attenzioni alla sorella maggiore Via.

Auggie sogna lo spazio, va fortissimo in scienze e quando esce di casa si nasconde sotto un casco da astronauta. La grande sfida, arrivato all’età per frequentare la prima media, è quella di affrontare lo sguardo e le battute infelici dei propri coetanei.  A lungo deriso solo perché diverso, anche se brillante, generoso e intelligente, Auggie, unico bimbo a preferire Halloween al Natale perché almeno per un giorno autorizzato a camminare mascherato e a testa alta, non si dà mai per vinto, conquistando lentamente quell’affetto quasi inaspettato. Anche lui alla fine troverà il suo posto nel mondo e nel cuore dei suoi compagni di scuola.

Wonder è un film per tutti, che invita alla gentilezza verso il prossimo e lo fa in maniera non banale, con personaggi ben caratterizzati e dialoghi spesso ricchi di ironia. Un film dalle emozioni forti ma mai esageratamente melenso, disarmante e sorprendentemente in bilico tra dramma e commedia. Le scene toccanti sono numerose ma sempre moderate, senza scadere mai nella sdolcinatezza spiccia o nella ricerca di lacrime a tutti i costi. Grande merito va dato anche allo strepitoso cast cui il regista si è affidato. Julia Roberts incanta ancora con il suo caldo sorriso materno e Owen Wilson si cala perfettamente nei panni del padre cool, ma a dominare la scena è uno straordinario e irriconoscibile Jacob Tremblay. Con delicatezza Wonder affronta temi come l’amicizia, la crescita personale, la solitudine e il bullismo partendo dal protagonista per allargarsi alla sua cerchia di affetti. Grazie a una sceneggiatura insieme toccante e ironica e all’interpretazione mai esagerata degli attori protagonisti il film centra il suo obbiettivo: intrattiene e istruisce, diverte e commuove. Una colonna sonora particolarmente azzeccata fa da sfondo a un film che può indubbiamente insegnare qualcosa – agli adulti ancor più che ai bambini – e che fa uscire dalla sala con gli occhi lucidi ma anche  con il sorriso sulle labbra.

“Non puoi omologarti quando sei nato per distinguerti”. 

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