Accadde oggi: Munch “perso e ritrovato”
il 6 marzo del 2005 , ad Oslo , vennero rubate alcune opere del pittore Edvard Munch appartenenti alla collezione privata dell’Hotel Refsunes Gods .
Le opere erano 2 litografie , un acquerello, il vestito blu, e il ritratto del commediografo August Strindberg . Fortunatamente le opere vennero ritrovate il giorno dopo. I quadri di Munch però non erano nuovi ai furti, infatti l’anno prima due persone armate prelevarono, in pieno giorno, “L’urlo” e “La Madonna” del valore di oltre 90 milioni di euro. Munch, è considerato tra i maggiori interpreti della stagione simbolista degli anni Ottanta e Novanta dell’Ottocento, di cui anticipò l’esasperazione e la violenza cromatica. Al sentimento profondo e malinconico della natura M. unì un senso doloroso dell’amore e della morte, in opposizione ai valori borghesi, influenzando grandemente l’espressionismo tedesco. Questo è senz’altro il quadro più celebre di Munch ed, in assoluto, uno dei più famosi dell’espressionismo nordico. In esso è condensato tutto il rapporto angoscioso che l’artista avverte nei confronti della vita. Lo spunto del quadro lo troviamo descritto nel suo diario:
“Camminavo lungo la strada con due amici
quando il sole tramontò
il cielo si tinse all’improvviso di rosso sangue
mi fermai, mi appoggiai stanco morto a un recinto
sul fiordo nerazzurro e sulla città c’erano sangue e lingue di fuoco
i miei amici continuavano a camminare e io tremavo ancora di paura
e sentivo che un grande urlo infinito pervadeva la natura.”