AttualitàHOMEItaliaPolitica

Adozioni in Italia, cambiano le regole

Con una sentenza la Cassazione rivoluziona le adozioni. Ai single, alle coppie non sposate e a chi è in età avanzata, sarà concesso adottare.

La Corte di Cassazione, con un’ordinanza pubblicata il 26 giugno 2019, ha decretato che il criterio per assegnare un minore in adozione è il benessere del bambino, per cui una giovane coppia composta da una madre e un padre si troverà sempre in cima alle preferenze delle autorità competenti. Questo non impedisce però ad altre categorie di persone di inserirsi nella graduatoria. Single, coppie non sposate, persone in età avanzata: per tutti sarà possibile adottare. Quindi la coppia giovane composta da padre e madre sarà preferita alle altre. Ma da oggi, a meno che non intervengano altri provvedimenti le differenti condizioni non impediscono l’adozione che in questo caso viene configurata come “speciale” ma fattibile.

L’ordinanza, naturalmente, nasce da un caso ben specifico: la Cassazione ha rigettato il ricorso dei genitori naturali di un bambino di 7 anni che avevano abbandonato poco dopo la sua nascita, perdendone così la responsabilità genitoriale. Il piccolo, affetto da tetra-paresi spastica, aveva nel frattempo instaurato un buon rapporto con una signora single di 62 anni, infermiera professionale pediatrica, ampiamente in grado di provvedere a tutte le necessità del bambino, che ne aveva ottenuto l’affidamento.

A nulla è servito il ripensamento dei genitori naturali, che da perizia erano risultati del tutto inadatti a occuparsi del figlio, né la loro convinzione che il figlio fosse “una sorta di proprietà della quale rientrare in possesso”: il 26 giugno la Cassazione ha rigettato il loro ricorso. La Corte spiega che l’interesse perseguito è sempre quello del minore, salvaguardando la continuità affettiva ed educativa della relazione tra questi e  l’adottante. Vi è un interesse legittimo del bambino a vedere riconosciuti i propri legami sviluppatisi con altri soggetti che se ne prendono cura. Al centro di tutto, ovviamente, il benessere assoluto del piccolo.

Una grande rivoluzione sul tema delle adozioni nel nostro Paese, da sempre ancorato a un iter lungo e molto complesso per chi vuole avere un bambino.

Una riforma in questo senso era necessaria. Anche per quanto riguarda gli interminabili tempi burocratici che separano la richiesta di affidamento dal momento effettivo che il bambino entra nella nuova famiglia. È per questo motivo, infatti, che con la sentenza della Cassazione verranno chiesti anche tempi burocratici più snelli. Sono molte le persone che abbandonano dopo anni di attesa. Le adozioni in Italia stanno diminuendo, sempre meno famiglie sono disponibili.

Il sito Truenumbers.it racconta, con dati relativi al 2000- 2014, che In Italia ci sono più famiglie in lista d’attesa per adottare un figlio che minori disponibili. A fronte di 10.000 offerte vi sarebbero state solo 1.397 adozioni. Per ogni bambino dichiarato adottabile, ci sono 6,91 famiglie disponibili. Per assegnare un minore ad una famiglia occorre una decisione del tribunale che segue tempi molti lunghi e una prassi burocratica particolarmente complessa. Facendo sì che molte coppie desistano dopo anni di attesa.

Solo per dare qualche dato esemplificativo: nel 2016 le coppie che richiedevano l’adozione erano 1.548, nel 2017 erano 1.226, un numero nettamente inferiore.

Share This:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Cultura a Colori