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Abbiamo un obiettivo nel cuore: Napoli torna campione

Juventus-Napoli assomiglia molto alla trama di un film: dominio assoluto della squadra di Sarri che conserva il pallino del gioco, disegna triangolazioni nello stretto ma non riesce a far male a Gigi Buffon. Per 89 minuti. Poi Kalidou Koulibaly svetta, a 2.48 metri di altezza, e manda il Napoli in Paradiso. Una rete meritatissima, quella che regala 3 punti al Napoli. Ma è come se fossero 6, visto il peso psicologico di quel colpo di testa.

Maurizio Sarri si affida ai titolarissimi, preferendo Marek Hamsik e Dries Mertens a Piotr Zielinski ed Arkadiusz Milik. Il numero 17 è tra i migliori in campo, insieme a Lorenzo Insigne e ad Allan: sempre nel vivo del gioco, cuce la manovra e, al tempo stesso, s’incunea nei meandri della difesa bianconera. Retroguardia priva di Chellini, uscito dopo 10 minuti a causa di un infortunio. Mehdi Benatia tiene botta praticamente da solo lì dietro, ma è proprio lui a perdersi Kalidou Koulibaly in occasione della rete.

Il Napoli l’ha vinta giocando meglio tecnicamente, ma anche tatticamente. Gli undici in campo si sacrificano, raddoppiando e triplicando appena la Juventus tenta l’uscita palla dalle retrovie, conservano la concentrazione giusta per 94 minuti e dimostrano di avere una riserva energetica che sembrava svanita nelle passate settimane. E’ stata la vittoria delle idee, dell’estetica applicata al calcio, della gente. Come un film, anzi meglio.

Ah, per onor di cronaca, hanno giocato anche loro:

Spal-Roma 0-3 (aut. Vicari, Nainggolan, Schick)

Sassuolo-Fiorentina 1-0 (Politano)

Milan-Benevento 0-1 (Iemmello)

Cagliari-Bologna 0-0

Udinese-Crotone 1-2 (Lasagna, Simy, Faraoni)

Lazio-Sampdoria 4-0 (Milinkovic-Savic, De Vrij, Immobile, Immobile)

Chievo-Inter 1-2 (Icardi, Perisic, Stepinski)

Atalanta-Torino 2-1 (Freuler, Ljajic, Gosens)

 

Foto: Ssc Napoli

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