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Recuperare le tradizioni attraverso il cioccolato: l’iniziativa del Bar Franco

Il Bar Franco, sito in viale Augusto 35 (Fuorigrotta), ha lanciato un’idea dal sapore antico, con un tocco di contemporaneità: quella di inserire all’interno del presepe tradizionale alcuni pastori di cioccolato e di esporre il risultato, per condividerne la bellezza con la collettività, fino all’Epifania (l’inaugurazione, come da tradizione, è avvenuta durante la festività dell’Immacolata, lo scorso 8 dicembre.

L’idea è venuta al titolare, il 34enne Giuseppe Marzio.
Credo – spiega – che sia bello proporre un recupero delle tradizioni nostrane e in particolare di quella presepiale. Solitamente si creano palline di cioccolato, decorazioni per l’albero, carillon. Io, Invece. desidero far sì, attraverso l’elemento della cioccolata particolarmente amato dai bambini,  che questi ultimi si riaccostino alla tradizione presepiale e a quello che significa e quindi riscoprano la magia di collocare nel presepe, il 24 dicembre a mezzanotte, il bambinello o che si riavvicinino all’usanza di togliere il classico batuffolo di ovatta che copre la mangiatoia“.La storia del restyling

Il Bar Franco, secondo quanto racconta Giuseppe, non si è fermato nemmeno durante la pandemia.

In quel periodo – ricorda –  io e mio cognato, che è un appassionato di opere murarie, abbiamo demolito e ricostruito alcune pareti. Ci siamo rimboccati le maniche, senza lamentarci a protestare, e abbiamo pensato ad alcuni modi alternativi per poter distribuire i nostri dolci e i nostri prodotti“.
In quest’ottica, arriva il laboratorio a vista, ampliato da 50 a 80 metri quadri.
Nel momento della maggiore paura – continua Giuseppe –  abbiamo deciso di investire sul futuro, immaginando la ripartenza e un volume di produzione prospetticamente più elevato. Abbiamo voluto che le persone potessero osservare ció che accadeva nel nostro laboratorio, quale segno di trasparenza, affinchè, constatando l’osservanza scrupolosa di tutte le norme igienico-sanitarie, potessero decidere serenamente e consapevolmente di fidarsi e affidarsi a noi“.
Così è stato: prima attraverso gli ordini online e poi attraverso il delivery, le consegne a domicilio.
La seconda fase di lavori strutturali arriva nel 2022 e dura ben 50 giorni. Ma neanche in questo, caso come ricorda il titolare del bar Franco, l’esercizio commerciale si ferma.
Abbiamo creato – evidenzia Marzio – una piccola buvette esterna e due bar mobili allestiti all’interno del laboratorio. In questo modo siamo riusciti a non chiudere mai “.Tra passato, presente e futuro

Per il prossimo futuro, Giuseppe immagina che il bar possa diventare un piccolo grande attrattore culturale, promotore di molteplici iniziative. Le prossime sono in via di definizione per la festa di San Giuseppe che contestualmente è anche la festa del papà.

Sarebbe importante – ribadisce – far conoscere e recuperare la storia di Fuorigrotta, in particolare di viale Augusto. Anche se pochi lo ricordano è stato un luogo ameno dove passeggiare, mentre la Mostra d’Oltremare presenta tuttora  diversi spazi adatti ai bambini. Il quartiere di  Fuorigrotta non dev’essere associato solo a una serie di palazzi anonimi. Alla festività di San Giuseppe tengo particolarmente sia per il suo valore simbolico sia perché sono padre di due bimbi, la seconda di appena nove mesi“.
Via libera, quindi, a una molteplicità di prodotti, all’insegna di una crescente diversificazione dell’offerta.
Ph. Pino De Pascale

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