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Caso Diciotti, irreperibili 40 migranti trasferiti tra Rocca di Papa e Messina

«È allontanamento volontario, non fuga. Si fugge da uno stato di detenzione e non questo il caso, nessuno vuole rimanere in Italia, si sa» ha commentato il direttore di Caritas Italiana don Francesco Soddu.

Trentasei migranti che dalla nave Diciotti erano stati trasferiti nel centro di Rocca di Papa si sono allontanati e risultano irreperibili, mentre altri 4 sono scomparsi dalle strutture che li ospitavano a Messina.

A renderlo noto sono fonti del Viminale, che sottolineando come “per la legge, queste persone hanno libertà di movimento e quindi non sono sottoposte alla sorveglianza dello Stato”.

“Erano così disperati – sottolineano però i sottosegretari all’Interno Stefano Candiani e Nicola Molteni – che hanno preferito rinunciare a vitto e alloggio garantiti per andare chissà dove. È l’ennesima prova che chi sbarca in Italia non sempre scappa dalla fame e dalla guerra, nonostante le bugie della sinistra e di chi usa gli immigrati per fare business”.

“Di queste persone – spiega invece il direttore della Caritas Italiana, don Francesco Soddu – nessuno vuole rimanere in Italia, si sa, spesso vogliono ricongiungersi con parenti o amici in altri Paesi. Davanti ad una situazione di affidamento o prima o dopo avrebbero potuto scegliere di allontanarsi volontariamente, proprio perché la struttura che li accoglie non ha il compito di trattenerli.”

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