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Una nuova etichetta sensibile indicherà quando il cibo è andato a male

I ricercatori della Clarkson University a Potsdam, New York, stanno cercando di mettere a punto delle nuove “etichette intelligenti” capaci di segnalare quando il cibo è andato a male.

Si tratterebbe di una svolta nel mondo del commercio alimentare e della salute. L’idea è nata nei laboratori della Clarkson University circa dieci anni fa ed oggi sembra quasi diventare realtà. Etichette capaci di cambiare colore quando il cibo non è più consumabile o il suo stato risulta alterato. L’obiettivo è quello di migliorare il livello qualitativo dei prodotti, ma anche limitare gli sprechi consentendo ai consumatori di essere sempre informati sullo stato degli alimenti che consumano ogni giorno. Le etichette sensibili funzionerebbero grazie ad un micro-sensore applicabile direttamente sulla carta del packaging e potrebbero rivoluzionare l’intero settore del commercio alimentare. Tramite delle nanostrutture preposte a individuare determinate sostanze responsabili del deterioramento del cibo verrebbero attivate reazioni capaci di modificare il colore dell’etichetta. In base al colore sarà più facile individuare un prodotto contaminato da determinati agenti batterici e rinunciare dunque all’acquisto di merce scaduta o depurare il proprio frigorifero.

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