CINEMAHOME

Al via la diciottesima edizione del Tam Tam Digifest dedicata all’intelligenza artificiale tra luci e ombre

Domani, venerdì 27 ottobre al Coffee Brecht, in via Nilo n. 20 – Napoli, prende il via la 18° edizione di Tam Tam Digifest, la rassegna di cinema diretta artisticamente da Giulio Gargia. Il titolo di quest’anno è Neuroni digitali – la nascita di HAL e la minaccia delle AI.

«Alla fine sta succedendo quello che Kubrick e tanti altri dopo di lui avevano profetizzato- come dichiara Gargia – ora è cronaca. Oggi, le AI ovvero le Intelligenze Artificiali, possono essere una minaccia per l’umanità. Non lo dice un club di apocalittici ma un appello firmato da una serie di esperti del settore Hi-Tech capitanati da Elon Musk e Steve Wozniak (manager di Tesla e co fondatore di Apple) che hanno chiesto una pausa nello sviluppo dei potenti sistemi di intelligenza artificiale (AI) per concedere il tempo necessario a elaborare regole per il suo controllo. Insomma, tornando al cinema possiamo dire che “2001: Odissea nello spazio” si è preso solo circa vent’anni in più della sua pre/visione per concretizzarsi. Perciò ora aspettiamo che, dopo Hal, escano dallo schermo i replicanti di Blade Runner, lo Skynet di Terminator e il Grande Algoritmo di Matrix. Perciò una rassegna come la nostra che indaga sugli sviluppi del digitale, non può che dedicare il suo tema di quest’anno a questa vicenda. I film che siamo andati a cercare tra quelli meno frequentati, cercando un approccio plurale al tema dell’interazione tra la mente umana e quella delle AI. Quindi abbiamo individuato almeno 3 filoni: l’evoluzione delle AI verso le emozioni, i limiti dell’integrazione tra umani e sistemi informatici complessi, e l’etica del creatore ovvero come e quanto si possa limitare una AI in presenza di possibili rischi. Quest’ultimo è esattamente il contenuto dell’appello di Musk e Wozniak che riportiamo in allegato nella sua forma integrale in quanto “fattore scatenante” delle nostre scelte».   

La novità di questa edizione vuol essere una provocazione: alla nostra selezione di film si aggiunge un premio alla miglior sceneggiatura scritta insieme ad una Chat GPT. 

Si inizia domani, venerdì 27 ottobre con “Io, Robot”, regia di Alex Proyas; il 10 novembre si prosegue con “Guida galattica per autostoppisti” di Garth Jennings; il 24 novembre sarà la volta di “Wall-e”, regia di Andrew Stanton; il 1 dicembre l’appuntamento è con “Her” di Spike Jonze; si conclude il 22 dicembre con “Ex-machina”, regia di Alex Garland.

Orario: 21:00 Biglietto: 4 euro

Info e prenotazioni: 336 3188501

Tam Tam Digifest è realizzato con il contributo dell’assessorato Turismo e Spettacolo della Regione Campania.


La lettera aperta, firmata finora da più di 1.000 persone tra cui Musk e il co-fondatore di Apple Steve Wozniak, è stata sollecitata dal rilascio di GPT-4 dalla società OpenAI di San Francisco. L’azienda afferma che il suo ultimo modello è molto più potente della versione precedente, utilizzata per alimentare ChatGPT. 
“Questi sistemi di intelligenza artificiale possono comportare gravi rischi per la società e l’umanità”, afferma la lettera aperta intitolata “Pause Giant AI Experiments”. 
I potenti sistemi di intelligenza artificiale dovrebbero essere sviluppati solo quando saremo sicuri che i loro effetti saranno positivi e i loro rischi saranno gestibili”, ammoniscono i firmatari del testo.  Musk è stato un investitore di OpenAI, ha trascorso anni nel suo consiglio di amministrazione e la sua azienda automobilistica Tesla sviluppa sistemi di intelligenza artificiale per aiutare a potenziare la sua tecnologia di guida autonoma, tra le altre applicazioni.  La lettera, pubblicata dal Future of Life Institute finanziato da Musk, è stata firmata da importanti critici e concorrenti di OpenAI come il capo di Stability AI Emad Mostaque. “Invitiamo tutti i laboratori di intelligenza artificiale a sospendere immediatamente per almeno 6 mesi lo sviluppo di sistemi di intelligenza artificiale più potenti di GPT-4“, si legge nella lettera che chiede ai governi di intervenire e imporre una moratoria se le aziende non fossero d’accordo. I sei mesi dovrebbero essere utilizzati per sviluppare protocolli di sicurezza, sistemi di governance dell’AI e riorientare la ricerca per garantire che i sistemi di intelligenza artificiale siano più accurati, sicuri, “affidabili e leali”.

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