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Blitz esercito, ufficiale in cella. 15mila euro per un posto nell’esercito

Terminate le indagini condotte sui concorsi per l’accesso nei ranghi di esercito e di altri corpi militari. In seguito a un blitz della polizia tributaria della finanza, un ufficiale è in cella e 15 soggetti ai domiciliari.

Le accuse mosse nei confronti di alcuni ufficiali dell’esercito sono: associazione per delinquere, corruzione, rivelazione di atti coperti da segreto d’ufficio, ma anche millantato credito, truffa aggravata ai danni dello Stato, millantato credito, ricettazione. So

L’inchiesta,condotta dal pm Giancarlo Novelli,  è sul traffico di informazioni per facilitare l’accesso nei ranghi dei carabinieri, aeronautica militare, Marina militare e capitaneria di porto.

Questa mattina sono state emesse le misure cautelari che hanno riguardato anche Claudio Testa, un ingegnere artefice degli algoritmi truccati e che si trova al momento all’estero.

Sono stati individuati 43 concorrenti ritenuti avvantaggiati dalle soffiate e dalle tracce date in modo clandestino. Ci sono 30 immessi nell’esercito: 5 nell’aeronautica, 4 nella Marina militare. Sotto i riflettori anche alcune scuole di preparazione e di formazione per le prove scritte e orali. Erano richiesti ad ogni candidato 15mila euro per avere un posto.

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