HOMETEATRO

De Andrè Forever: Giacomo Casaula è intenso e coivolgente

Giacomo Casaula nel suo De Andrè forever – accompagnato dalle note sprigionate dalla chitarra di Stefano Torino e dalle tastiere di Andrea Barone – propone un viaggio di autentica bellezza, intensità e consapevolezza all’interno della poetica di Faber e contemporaneamente di temi quanto mai attuali.


Lo fa in un incubatore di talenti, qual è il teatro Serra di via Diocleziano 316, gestito da Pietro Tammaro e Mauro Palumbo.

Uno spazio in cui il rapporto con i gli spettatori sa farsi particolarmente ravvicinato e vero.

Il mio incontro con Fabrizio De Andrè, ma anche con Rino Gaetano, per esempio – racconta Giacomo – è avvenuto a quindici anni, quando ho cominciato a sondare e a scoprire musica ‘altra’ e di nicchia. Mi ha sempre affascinato di lui il suo timbro vocale basso, profondo, caldo. Questa scoperta ha creato un vero e proprio rapporto di corrispondenza animica, quello che si potrebbe definire di amorosi sensi. In lui ritrovo moltissimi temi attuali, che sento miei, come per esempio l’antimilitarismo“.

La struttura portante di tutti gli spettacoli di Casaula è legata al genere del teatro – canzone, nato negli anni Settanta grazie a Luporini e a Gaber.

Ho creato – continua – un percorso teatrale tra musica e parole, caratterizzato da alcuni collegamenti logici, i cui macrotemi principali sono quelli relativi all’universo femminile, in tal senso mi è particolarmente cara la canzone Se ti tagliassero a pezzetti, e all’evoluzione di tale figura, che al di là delle buone intenzioni, per certi versi ha tradito gli obiettivi che si prefiggeva. Poi c’è il tema della guerra, del rapporto con il potere, dell’ anarchia nel suo significato più alto“.

Come semi di consapevolezza che arrivano nel profondo si susseguono canzoni come Città vecchia, Via del Campo, Canzone del maggio, ma anche Bocca di Rosa, La canzone di Marinella, La guerra di Piero, La canzone di Tito, La canzone dell’amore perduto.

Concetti ribaditi e approfonditi attraverso un percorso di parole, di rimandi e di risonanze interne ed esterne, come quelle che si ritrovano nella forza dirompente del brano tratto da Il berretto a sonagli di Pirandello.

Casaula tornerà al teatro Serra il prossimo 4 maggio con Love, uno spettacolo dedicato al tema dell’amore, attraverso le peculiari visioni di diversi cantautori che hanno pensieri, idee sensibilità, focus differenti, nell’interfacciarsi a questo tema, fino ad arrivare ad autori storicamente più vicini al nostro tempo.

In maniera complementare, c’è un progetto dedicato al mito L’ Antico fa testo, cui Giacomo Casaula partecipa e collabora come co-protagonista, essendo l’attore principale, ma che è ideato da Francesco Puccio, che ne cura anche la messa in scena registica.

In questo progetto, parimenti, ritroviamo una riflessione sui grandi temi dell’esistenza su cui l’essere umano si interroga da sempre, in cerca di risposte.

Nello spettacolo Love troveremo anche alcuni brani tratti dai due spettacoli – dischi di Casaula, ascoltabili su Spotify.
Uno è uscito nel 2020: si tratta di Nichilismi e Fashion week. L’altro, che ha visto la luce nel maggio del 2023, si intitola Amore sintetico.

Il primo si interroga sugli effetti delle diverse mode, su come queste spinte omologanti agiscano sugli individui e sulla collettività. Il secondo parte da una serie di riflessioni sulla società liquida di baumaniana memoria e riflette su come l’individuo interagisca con questo tipo di società così sfuggente e precaria, partendo da una tensione interna verso l’esterno, come evidenzia l’autore.
Un’occasione importante di riflettere e di immergersi in un flusso di bellezza e di consapevolezza, reagendo a quella spinta che ottunde le coscienze e può farci aderire, facilmente ma anche inconsapevolmente, a una strategia di distrazione di massa.

Ph. Simona Pasquale

Share This:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Cultura a Colori