EventiHOMETutti i colori della Campania

Gli imperdibili appuntamenti della settimana

I quattro appuntamenti scelti per voi questa settimana raccontano il mondo contemporaneo ora con l’ironia del carnevale ora con la sensibilità degli artisti.

Ad Avellino martedì ritorna il “Carnevale castelveterese” anche quest’anno, uno dei carnevali artistici più rinomati d’Irpinia. Una tradizione secolare quella di Castelvetere nata nel 1683 dalla rivalità artigianale dei due agglomerati che componevano la cittadina. Il Carnevale era così l’occasione per mostrare le proprie abilità artigianali e contemporaneamente prendere in giro i personaggi di spicco della fazione avversa. Negli anni questa dualità è andata affievolendosi e oggi i protagonisti della satira e dei carri sono i politici nazionali. Ecco allora le stradine del centro attraversate da una parata di colori con maschere di una bellezza straordinaria, carri allegorici in cartapesta e gruppi di ballo folcloristico.

Intanto a Napoli  ci sono ancora pochi giorni per poter ammirare al Maschio Angioino le oltre ottanta opere monografiche di A. Ligabue, uno dei pittori più interessanti del 900, conosciuto come “ il pittore contadino”. Trattasi di cinquantadue oli, sette sculture in bronzo, otto disegni e quattro incisioni. Nella mostra anche un filmato che ripercorre la storia dell’artista rinchiuso più volte in manicomio e morto nel 1965.

Invece a Salerno  c’è “Onirico”: è il titolo della mostra personale di Marco Petillo in programma al Teatro delle Arti. Architetto, docente di educazione artistica che predilige i colori decisi, i paesaggismi e gli ambienti marini vede le sue opere esposte su e giù per lo Stivale. L’evento è il primo di una serie di personali per il ciclo “ Arte al Dell’Arti”, rassegna voluta da Claudio Tortora, direttore artistico del teatro.

Infine a Caserta non ci si può perdere  Nicholas Tolosa. Il museo d’arte contemporaneo ospita ancora per pochi giorni la mostra  “ Tolosa. L’arte come missione storica”. I temi affrontati dall’autore spaziano dall’Olocausto alla fame in Africa. Le figure tracciate sono tutte differenti eppure tutte vittime di una situazione di disagio. Un viaggio nelle opere d’arte  come fatti storici, quindi strumenti  per cambiare il corso degli eventi in maniera positiva.

 

 

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Cultura a Colori