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Maturità 2023, oggi la prima prova: Quasimodo, Moravia e Piero Angela

 Oggi si parte con la prima prova, quella di Italiano: 7 le tracce suddivise in tre diverse tipologie. Ci sono Moravia con un brano tratto da “Gli Indifferenti” e Salvatore Quasimodo con “Alla nuova luna”, ma anche una traccia su libro-testamento di Piero Angela.

Quest’anno la maturità torna ad essere l’esame completo, con tre prove, di cui due scritti preparati dal ministero e l’orale. Si chiude così la fase di emergenza dovuta al Covid quando si è sperimentato l’esame light. Entro metà luglio, ci saranno i risultati, che come sempre sono in centesimi.

Le commissioni d’esame sono miste, tre membri interni, tre professori da altre scuole più il presidente. Gli studenti e le studentesse che quest’anno si cimentano con l’esame sono 536 mila. La maturità compie 100 anni, anche se nel tempo la struttura è cambiata molte volte e persino il nome è diventato, dal 1998, Esame di Stato.

Prima prova 2023: tracce dei temi e svolgimenti

Gli studenti hanno scelto la traccia della prima prova di maturità 2023 da affrontare, tra le sette proposte dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. Le analisi del testo potrebbero non essere di semplice svolgimento: la poesia di Quasimodo parla di come l’uomo sia in grado di dare vita ad oggetti che, come stelle nel firmamento, illuminano e arricchiscono il mondo. Tuttavia, alcuni lettori vedono in questa poesia anche un intento polemico, poiché l’uomo si concentra sulla realizzazione di nuove creazioni e sulla scoperta di nuovi mondi, senza preoccuparsi di migliorare la condizione del mondo in cui vive. Mentre il brano in prosa viene da Gli indifferenti, di Moravia, autore a cui non viene dedicato tantissimo tempo nell’ultimo anno. Tra le grandi sorprese di quest’anno: l’omaggio a Piero Angela (tipologia B2) e la lettera degli intellettuali per la reintroduzione degli scritti alla maturità dell’anno scorso. 

Le altre prove

 Dopo il tema torna la temutissima seconda prova ministeriale (l’anno scorso era stata predisposta dalle singole scuole perché non tutti erano riusciti a svolgere l’intero programma). Al classico sarà di nuovo latino (e non greco, più temuto dagli studenti) e allo scientifico niente fisica, solo matematica. Idem al linguistico: solo inglese. All’orale le domande dovranno limitarsi al programma effettivamente svolto in classe. Nelle zone alluvionate dell’Emilia Romagna, il governo ha deciso che non si faranno gli scritti. Gli studenti hanno lanciato una petizione per chiedere un esame uguale agli altri: «Non vogliamo agevolazioni».

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