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Pubblicità di Facebook pilotate attraverso WhatsApp: consensi rubati agli utenti

img_2952.jpg“WhatsApp ha concordato con Facebook una ‘bellissima’ cosa: con il vostro mutuo consenso (nel senso che voi non ne sapevate niente), condivide con Facebook le vostre informazioni (foto, ricerche, altro). Andate su impostazioni -> Account e togliete la spunta sul consenso. Se non è già in Account andate su Privacy”.

E’ questo il messaggio che ormai da qualche giorno viene fatto girare attraverso i canali privati di WhatsApp e Facebook per avvertire gli utenti ignari. In pratica, almeno così sembra, l’ultimo aggiornamento di WhatsApp (che per completezza di informazioni ricordiamo essere stato acquistato da Facebook tempo addietro, ndr) avrebbe dato per scontato il “consenso” dell’utenza ad una condivisione di informazioni.

Il messaggio fatto girare in effetti è fuorviante: nessuna foto o altra informazione privata compare su facebook condivisa nell’etere informatico. D’altronde è vero che Facebook controlla le conversazioni WhatsApp non criptate per carpire informazioni sugli argomenti trattati in privato propinando poi sul proprio canale social inserizioni pubblicitarie inerenti.

Se ad esempio vi sarà parso strano di parlare di case in un gruppo whatsapp con degli amici e ritrovarvi poi su facebook delle inserzioni pubblicitarie in cui si vendono case adesso sapete il perché. E’ una violazione abbastanza grave che però gli iscritti a WhatsApp sono costretti, dopo l’ultimo aggiornamento, a sottoscrivere salvo eliminare l’opzione. Per farlo è semplice: andate nelle impostazioni di WhatsApp e cliccate su Account, da li eliminate la spunta al consenso e Facebook non potrà più controllare legalmente le vostre conversazioni.

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Daniele Naddei

Giornalista iscritto all'ordine dei Giornalisti Pubblicisti della Campania da maggio 2014. Caporedattore.

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