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Il Tar del Lazio respinge il ricorso di una famiglia no vax

Secondo i magistrati la scelta del preside di tenere fuori suo figlio perché non vaccinato è corretta. A settembre il bambino era stato respinto da una materna di Latina.

La scelta di non ammettere alla scuola dell’infanzia un bambino perché non vaccinato è corretta, perché basata sulla nuova legge per l’obbligo che tutela la collettività. Lo ha sancito il Tar del Lazio, che ha respinto il ricorso di una famiglia no vax il cui figlio era stato escluso dalla scuola materna. La famiglia aveva fatto ricorso contro il Miur, il ministero della Salute e la scuola, chiedendo la sospensione del provvedimento di esclusione del bimbo, ma il tribunale ha respinto la richiesta di sospensione dell’atto emanato dalla scuola. “Ritenuto che difetti il presupposto del danno grave ed irreparabile – scrivono i giudici -, dato che il danno lamentato (impossibilità di accedere al servizio scolastico dell’infanzia) è eliminabile dalla ricorrente semplicemente adempiendo agli obblighi scaturenti dalla legge), il Tar del Lazio respinge l’istanza”.

Si tratta di uno dei tanti ricorsi presentati da genitori contrari alla vaccinazione dopo l’approvazione della legge avvenuta quest’estate.

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