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Facebook controlla il mondo, testa a testa in Serie A, Salvini e Di Maio che botte! Ciao, ciao marzo

Caro diario,

lo scandalo Cambridge Analytica, nel quale Facebook è stato coinvolto, ha aperto una voragine. Una vera e propria bomba atomica, sganciata sul mondo dei social network. Le scelte di Mark Zuckerberg stanno indirizzando la piattaforma verso un vero e proprio baratro.

Facebook vende la Privacy: così controlla il mondo

Fare affari con Facebook, prima, era possibile ma adesso è troppo complesso. Il cambiamento dell’algoritmo ha penalizzato tutte le aziende che investivano molto sul social network, il che ha, chiaramente, fatto abbassare le quotazioni. Adesso i complottisti di professione avranno di che parlare: lo scandalo dei milioni di dati sensibili venduti al Cambridge Analytica ha fatto scoppiare un putiferio. Certo le borse non sono rimaste ferme, anzi sono crollate verso il basso, chiaramente quelle di Facebook.

Lo scenario ancor più inquietante, che viene fuori da questo marzo, è quello di non essere spiati. Basteranno forse le scuse del fondatore di Facebook, il mea culpa e le scelte sui nuovi strumenti di privacy, a far cambiare idea agli utenti. E’ impossibile fare a meno di questo social network nell’era moderna, quindi ovviamente la reazione è stata indignata solo attraverso altri canali. Intanto Zuckerberg è stato convocato anche a Londra e presto dovrà presentarsi dinnanzi alla Corte Europea.

Il punto non è infatti aver aiutato Donald Trump a divenire Presidente della più grande potenza mondiale mai esistita, ma quello di aver manipolato le persone. Tecnicamente un comportamento siffatto è assimilabile ad una truffa. La più grande di tutti i tempi.

Salvini e Di Maio: che botte per diventare Premier

E’ l’aspirazione di entrambi, e le votazioni di questo marzo sono state indicative. Hanno vinto i populisti, coloro che vorranno, a loro dire, fare gli interessi del popolo. Coloro che pensano al presente, più che al futuro, tra tutti ci sono Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Il primo, se così sarà, dovrà provare a formare un governo con il centrodestra e lottare con le unghie e con i denti per l’approvazione di ogni legge. Sempre che Berlusconi dia il proprio assenso. La strada è intricata, e Di Maio per sbrogliarla ha chiesto al Pd. Solo picche, anzi frecciate da quel che rimane della sinistra italiana.

Così la soluzione sembra bella che fatta: Salvini e Di Maio d’accordo. Uno scenario surreale, entrambi ambiscono a fare il premier e certamente il Movimento 5 Stelle dovrà spiegare l’alleanza con la destra a coloro che prima, invece, votavano a sinistra. Un accordo tra i due non sembra possibile, ma prima o poi Sergio Mattarella dovrà decidere.

Serie A Tim: una poltrona per due, ma Allegri vince ancora

La lotta è ancora aperta e la poltrona su cui sedersi stavolta è prestigiosa. Maurizio Sarri si è giocato il tutto per tutto: il Napoli ha snobbato Europa League e Coppa Italia per inseguire il sogno dello scudetto. Ad oggi è a -2 dalla Juventus che non sembra corazzata come gli altri anni. Per ora il duello a distanza lo vince Massimiliano Allegri che si aggiudica la panchina d’oro 2017 ai danni proprio del rivale azzurro, che finisce addirittura al terzo posto. Ad aprile le cose saranno più chiare: il 22 ci sarà il big match tra Napoli e Juventus e molte cose, non tutte, potrebbe dirle il campo.

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Daniele Naddei

Giornalista iscritto all'ordine dei Giornalisti Pubblicisti della Campania da maggio 2014. Caporedattore.

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