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La proposta della filiera turistica per uscire fuori dalla crisi

L’intera filiera turistica (agenzie di viaggi, agli accompagnatori, guide turistiche, noleggiatori , NCC, bar, ristoranti, commerciali, albergatori, case vacanze, animatori, wedding planner, organizzatori eventi, sale congressi, intermediari assicurativi specializzati nel turismo, tassisti, negozi di souvenir, operatori dello spettacolo ed artigiani) il 1 febbraio è scesa in piazza, a Napoli,  per protestare, far valere le proprie ragioni e ricordare i propri diritti in un periodo epocale di crisi economica scausata dall’emergenza Covid 19.0

Premesso che l’industria turistica in Italia rappresenta  la terza forza economica  del Paese con un rapporto sul Pil pari al 13 %  e che con le sue articolazioni produce  un effetto trainante anche in altri importanti comparti d’impresa italiana come la meccanica, l’obiettivo primario che ha spinto ieri centinaia di lavoratori del settore  a manifestare coordinati da Cesare Foà, Presidente ADVUNITE ed AIDIT Federturismo Campania, è stato quello di richiedere ed ottenere LO STATO DI CRISI PER IL TURISMO quale unico strumento per superare alcuni aspetti urgenti inerenti al settore dopo 11 mesi di silenzio e di promesse vane. “In particolare – come ha riferito lo stesso Foà durante un incontro con Ciro Fiola, Presidente  della Camera di Commercio di Napoli, con il Vice Prefetto Dario Annunziata e con l’Assessore Regione Campania al Turismo Felice Casucci – per una concreta e repentina ripartenza del Turismo, avanziamo le seguenti istanze al Governo Centrale: fondo perduto per le agenzie di viaggio periodo agosto-maggio 2021; trasformare il bonus vacanza per tutto il 2021 in credito / detrazione di imposta al 100 % a beneficio del cliente per pacchetti viaggi e soggiorni acquistati  esclusivamente in un’agenzia di viaggio in Italia;  prevedere la deduzione dal reddito del consumatore del 100% delle spese sostenute per l’acquisto di pacchetti turistici per gli anni 2021-23 con beneficio fiscale derivante dall’abbassamento conseguente dell’imponibile; richiedere sin da subito la riapertura coordinata del traffico internazionale sulla base di protocolli condivisi a livello europeo e poi con paesi terzi; prevedere un contributo a fondo perduto per la riqualificazione tecnologica della dotazione strumentale ed immateriale delle agenzie di viaggio; stabilire regole certe ed uguali per tutti sulla vendita dei pacchetti turistici  con deroghe relative al Codice del Turismo; credito d’imposta per tutti i locali commerciali, per tutte le attività dedite al turismo per almeno il 60% del canone concordato per l’intero periodo marzo 2020 – maggio 2021; incrementare il fondo per l’indennizzo dei consumatori titolari di voucher non utilizzati alla scadenza di validità e non rimborsati a causa dell’insolvenza o del fallimento dei tour operator o compagnie aeree; “blocco degli sfratti” fino ad almeno il 31 agosto 2021 per tutti i titolari di contratto di locazione in possesso di regolare autorizzazione amministrativa per l’esercizio di attività B&B”.
Molto precise e di grande impatto anche le richieste avanzate dalla filiera turistica nella persona del Dottore Foà all’Assessore Casucci per la Regione Campania che si possono così sintetizzare: revisione del regolamento in materia di turismo per permettere alle agenzie di viaggi di poter svolgere un’ulteriore attività commerciale nello stesso locale adibito ad agenzia; istituzione di un fondo perduto  per coprire i costi fissi che continuano a gravare sugli operatori del settore; lo sviluppo di una forte comunicazione  dedicata alla fruizione turistica del territorio campano; formazione continua ai dipendenti in cassa integrazione per evitare di disperdere la loro capacità lavorativa; estensione dei ristori e di tutte le altre misure di sostegno che il Governo vorrà adottare  anche ai bed &breakfast con il solo codice fiscale della regione Campania. Infine, di seguito l’elenco delle richieste avanzate dal comparto turistico alla Camera di Commercio di Napoli: azzeramento oneri contributivi annualità 2021; bando sui pagamenti di interessi bancari pagabili velocemente una volta acquisita la documentazione e verificata l’idoneità;  bandi sul turismo di prossimità, incoming a reti integrate sia per privati che per le associazioni di categoria; riconoscimento della categoria dei commerciali come figure professionali del turismo, al fine di poter accedere ai bandi e ai ristori; estensione dei ristori e di tutte le altre misure di sostegno che la CCIA vorrà adottare anche ai Bed &Breakfast con il solo Codice Fiscale della Regione Campania, sempre che vengano pagate le tasse annuali di iscrizione; attività di promozione dell’intera provincia fatta all’estero una volta consentiti gli spostamenti, per sviluppare aree di minor visibilità (Campi Flegrei). “Qualora le nostre istanze saranno disattese – ha detto in conclusione il presidente Cesare Foà – saremo costretti a scendere in piazza ogni settimana, in quanto il lavoro è un diritto sancito e tutelato dalla Costituzione italiana all’articolo 1 ed è obbligo dell’Organo Esecutivo centrale porre in concreto tutte le condizioni affinchè ogni cittadino possa attendere ad un’attività che assicuri una decorosa e dignitosa  esistenza a se stesso ed alla sua famiglia”.

 

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