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Roma, ossa trovate nella Nunziatura vaticana sarebbero di donna

“Stavamo scavando, avevamo tolto il pavimento, poi abbiamo visto le ossa e abbiamo dato subito l’allarme”. Questo il racconto dei 4 operai che stavano lavorando nel seminterrato di una dependance della Nunziatura.

Un primo esame delle ossa trovate nella sede della nunziatura apostolica di via Po a Roma, su cui si sta indagando, confermerebbe, che si tratterebbe di un corpo di donna. L’evidenza emergerebbe dall’esame delle ossa del bacino.

 Durante i lavori di rifacimento del pavimento quattro operai hanno ritrovato uno scheletro quasi intero e, in un altro punto, altri frammenti ossei.

“Stavamo scavando, avevamo tolto il pavimento, poi abbiamo visto le ossa e abbiamo dato subito l’allarme”. Questo il racconto agli investigatori fatto dai 4 operai, ora la Procura procede per omicidio.

 Natalina Orlandi, sorella maggiore di Emanuela, dopo la notizia del ritrovamento afferma: “Io ora ci spererei che ci fosse qualcosa che riguarda Emanuela e Mirella, così Emanuela finalmente potrebbe ‘parlare’, dirci che cosa è successo, come è morta. Sappiamo solo che è stata portata via, non ci sono elementi che possano dirci altre cose. E’ stata portata via da chi? In questi 35 anni sono tanti che hanno sfruttato la parola Vaticano dietro Emanuela. Ci hanno fatto credere di tutto e non smettono di farcelo credere. Noi sappiamo solo che qualcuno l’ha presa. Il resto potrebbe dircelo il corpo. Dunque, per assurdo, spero proprio che si tratti di loro, Mirella ed Emanuela”.

“Chiederemo alla Procura di Roma e alla Santa Sede in che modalità sono state trovate le ossa e come mai il loro ritrovamento sia stato messo in relazione con la scomparsa di Emanuela Orlandi o Mirella Gregori”, ha detto Laura Sgrò, legale della famiglia Orlandi.

 “Non voglio illudermi, voglio restare con i piedi per terra ma in cuor mio spero che quelle ossa siano di Mirella così si potrebbe mettere una parola fine a questa vicenda e io avrei un luogo dove andare a piangere e portare un fiore a mia sorella”, ha affermato Maria Antonietta Gregori, sorella della ragazza scomparsa nel 1983.

 

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