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È morto Milan Kundera: l’autore de “L’insostenibile leggerezza dell’essere”. Aveva 94 anni

Lo scrittore e drammaturgo, esiliato in Francia nel 1975, si è spento a Brno, la sua città natale.

Lutto nel mondo della letteratura e della drammaturgia: lo scrittore e saggista francese Milan Kundera si è spento a 94 anni nella sua Brno, la città della Repubblica Ceca in cui era nato il 1° aprile 1929 e da cui era fuggito nel 1975 dopo che l’allora Cecoslovacchia era stata invasa dall’Unione Sovietica e dagli alleati del Patto di Varsavia. 

Kundera, appassionato di musica e di letteratura fin da bambino, si avvicinò alla politica negli anni dell’università con l’iscrizione al Partito comunista nel 1948. Le sue idee e le critiche mosse nei confronti del partito non furono ben viste dai vertici e per questo nel 1950 Kundera ne fu espulso. Dopo esser stato riammesso pochi anni dopo, Milan Kundera si schierò a favore della cosiddetta Primavera di Praga nel 1968 e per questa presa di posizione così netta fu nuovamente espulso dal partito e costretto a lasciare il posto di docente che era riuscito a ottenere. 

Per l’aspirante scrittore la svolta avvenne nel 1975, quando lasciò ufficialmente la Cecoslovacchia ed emigrò in Francia. Lì, diventato docente presso le università di Rennes e di Parigi, Kundera si dedicò alla scrittura e nel giro di pochi anni pubblicò alcune delle sue opere più famose, da Il libro del riso e dell’oblio che gli costò la perdita della cittadinanza cecoslovacca, a La vita è altrove e il romanzo che gli diede la notorietà internazionale, L’insostenibile leggerezza dell’essere, pubblicato nel 1984 in Francia. 

el corso della sua lunga carriera Milan Kundera ha spaziato dalla poesia alla letteratura e al teatro. Ai sei romanzi pubblicati in lingua ceca fino al 1990 si sono aggiunti quattro romanzi in lingua francese, da La Lentezza nel 1995 a L’identità nel 1997 e il più recente, La festa dell’insignificanza uscito nel 2013, e ben quattro opere teatrali, con la più celebre che è senza dubbio Jacques e il suo padrone. Omaggio a Denis Diderot in tre atti

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