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Trotta a Napolisport.net : “Il Genoa ci ha fatto capire che nulla è impossibile, ora testa al Sassuolo”

Ivano Trotta è nato a Roma il  12 ottobre 1977, è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista. Esordisce con la Juventus nella stagione 1996-1997 con la quale gioca una partita in Serie A contro la Lazio (2-2) entrando al 70′ al posto di Gianluca Pessotto, due in Coppa Italia contro Inter (1-1) e Nocerina (2-1) e una in Champions Leaguecontro i turchi del Fenerbahçe (2-0). Poi tra le altre, ha militato nella Carrarese, nella Viterbese, nel Padova, nel Rimini. Ivano Trotta  ha raggiunto il punto più alto della sua carriera con la maglia azzurra del Napoli nella storica edizione della Serie B 2006-2007. Con i partenopei ha disputato 42 partite, andando a siglare il tabellino 3 volte. Memorabile fu la rete dell’ 1-2  Frosinone, grazie alla quale la squadra di Reja riuscì ad intraprendere un filotto di vittorie, che culminò con il ritorno in Serie della società di De Laurentiis.

Siamo lieti di ospitare Ivano Trotta in ESCLUSIVA ai microfoni di Napolisport.net:

Ciao Ivano, è il giorno di Napoli- Sassuolo. Questa sera a Fuorigrotta alle ore 19:00, gli azzurri sono chiamati alla vittoria alla luce delle contemporanee vittorie di Roma, Lazio, Milan, Torino ed Atalanta. Tra le prime in classifica, ha perso soltanto la Juventus. Quali sono i tuoi pensieri a poche ore dalla sfida con gli emiliani?

Il Napoli deve cercare di fare i 3 punti. Perchè gioca tra le mura amiche. Poi le altre squadre dietro la Juventus hanno vinto tutte. Ad oggi, poi il Sassuolo non vive un momento felicissimo. E’ una squadra alla portata del Napoli, quindi conquistare la vittoria oggi diventa quasi un obbligo”.

Il Sassuolo è uscito dall’Europa League giovedì sera a Bilbao. Ci sono troppi infortuni. Spicca la lunga assenza di Domenico Berardi, che può influire sull’esito del match.

“Sicuramente influirà l’assenza del numero 25 dei neroverdi. Ci sono grossi problemi in casa del Sassuolo. L’anno scorso sarebbe stata una partita più insidiosa, più difficile, almeno sulla carta. Il calcio poi non è una scienza esatta. Ieri il Pescara ha messo in difficoltà la Roma. E’ per questo che ogni partita, anche quella che sembra più abbordabile, va affrontata e soprattutto interpretata nella maniera migliore. Ad oggi, a poche ore dalla partita, dico che il Napoli parte sicuramente avvantaggiato. Poi bisogna dimostrare sul campo di avere determinati valori superiori al Sassuolo. Credo che oggi sia un’ottima occasione per rimanere agganciati al gruppone delle squadri che la precedono in classifica”.

Anche ieri, i pronostici sono stati ribaltati. Perchè il Genoa ha praticamente annichilito la Juventus. Potrebbe essere un punto a favore, in termini di morale per gli uomini di Sarri?

“Ieri il Genoa ci ha fatto capire che, nonostante la Juventus sia una super squadra, nulla è impossibile. E’ riuscito il Genoa a fare quest’impresa, questo ci fa capire che il campionato non è già in mano alla Juventus. Tutte le partite vanno giocate. L’importante è farsi trovare quando ci sono questi passi falsi. Perchè se la Juve perde colpi e tu sei dietro e non ne approfitti, è ancora più grave”.

Un passo indietro. Perchè mercoledì  gli azzurri hanno pareggiato per 0-0 contro la Dinamo Kiev. Può essere a tuo avviso, la partita che può compromettere il cammino del Napoli in Champions League?

“Ma non credo. Perchè in ogni caso, il Napoli sarebbe dovuto andare a fare risultato con il Benfica. Secondo me poco ha cambiato. Se vinceva era sicuramente meglio. Ma meglio non averla persa. Quindi credo che la qualificazione per i partenopei sia alla portata e soprattutto raggiungibile”.

Bisogna conquistare almeno un punto al Da Luz, a Lisbona il 6 dicembre prossimo.

“Sì, questo è chiaro. Il Napoli deve almeno pareggiare a Lisbona”.

Tu sei un ex azzurro, perchè hai militato nel Napoli nella stagione 2006-2007. L’anno della terribile Serie B, dove c’erano anche Genoa e Jubentus. La più complicata Serie B della storia. Fu memorabile un tuo gol al Matusa per risolvere la gara con il Frosinone. A distanza di quasi 9 anni, quali sono i tuoi ricordi di quella magnifica rete ai ciociari?

“Quella rete ha segnato in positivo il mio periodo a Napoli. A prescindere dalla bellezza del gol. E’ stata un marcatura importante, nel momento specifico di quel campionato. Portare a casa quei 3 punti fu fondamentale. Quella rete segnata a tre minuti dalla fine, dopo una gara così intensa e difficile, fu decisiva nella gara di Frosinone. Poi ci fu la concomitanza della confitta del Genoa a Torino, contro la Juventus. Da quella giornata noi riuscimmo a superare il Grifone e ad agganciare il secondo posto. Riuscimmo a gestire un vantaggio che poi si consacrò con la promozione in Serie A all’ultima giornata.  Il destino ha voluto che all’ultima domenica, quel 10 giugno 2007, proprio in casa rossoblù, con le tifoserie gemellate, potemmo festeggiare insieme la vittoria del campionato. Napoli e Genoa, insieme alla Juventus diedero uno scarto incredibile alle inseguitrici e per tale ragione, non vennero disputati nemmeno i play-off. Ricordo la gioia e l’atmosfera che si respirava quel giorno a Genova. Si abbracciavano tutti. Fu una giornata che nessuno avrebbe detto. Nemmeno la più rosea delle previsioni”.

Prima del congedo. Sei ancora impegnato nel mondo dello sport? O comunque in attività correlate al rettangolo verde?

“Sto facendo l’allenatore da qualche anno. Mi sono concesso una pausa, in attesa che possa sopraggiungere qualcosa di più gratificante a livello professionale. Per adesso, sono in attesa e mi sposto frequentemente tra Napoli e Roma per seguire le partite. E’ un riposo anche sereno, da questo punto di vista”.

 

Fonte: Napolisport.net

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Daniele Naddei

Giornalista iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Campania da maggio 2014.

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