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Violenza stadi, Salvini: “Sradicheremo i teppisti”

«Ci sono 6mila teppisti ma li sradicheremo» è stata la promessa del ministro dell’Interno Matteo Salvini per il quale rimane fermo il no a fermare le gare in caso di insulti razzisti.»

“Ogni settimana ci sono 12 milioni di tifosi che seguono gli eventi sportivi e 6mila teppisti, da non confondere con i tifosi che sono il 99%. L’obiettivo è sradicare la violenza con ogni mezzo necessario”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini al termine della riunione straordinaria dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, svoltasi con il sottosegretario Giancarlo Giorgetti, i vertici dello sport ed il capo della polizia Franco Gabrielli.

“Non si può morire di calcio nel 2018, tuttavia i dati ci dicono che è uno sport sempre più sano. La sospensione delle partite? Preferisco prevenire e non lasciare potere di ricatto ad una frangia minoritaria. E poi è difficile trovare criteri oggettivi per la decisione”, afferma il ministro Salvini.

Io sono per tornare ad autorizzare le trasferte collettive che sono maggiormente controllabili rispetto a centinaia di auto e mini van”, continua.

In occasione della conferenza stampa al termine dell’incontro sulla violenza negli stadi alla Scuola Superiore di Polizia, a Roma, si è espresso anche il sottosegretario Giancarlo Giorgetti: “Per la sicurezza dentro e fuori gli stadi sono importanti la certezza delle pene, la rapidità dei giudizi, le aggravanti specifiche e le misure accessorie. Ecco quanto può fare lo Stato su questo fronte”.

Giorgetti ha quindi proseguito: “Altro punto essenziale per la sicurezza riguarda le date e gli orari delle partite, che vanno regolati secondo precise esigenze. In questo devono impegnarsi società e leghe”. Il sottosegretario ha detto la sua anche sul fronte tifosi: “C’è la preoccupazione per le infiltrazioni della criminalità organizzata nelle curve, bisogna lavorare sulle figure degli Slo e degli steward che in Italia non hanno i poteri che spesso hanno all’estero. Quanto al problema delle trasferte, Giorgetti, ha aggiunto: «Non è vietando le trasferte dei tifosi che si risolve il problema, ma certamente la vendita dei biglietti per le trasferte dovrà essere regolamentato».

Il sottosegretario sottolinea anche che uno dei problemi è «la retorica ultrà che alimenta il proselitismo. Soprattutto i presidenti e i giocatori non devono gettare sempre benzina sul fuoco. Gli arbitri sappiamo che sbagliano ma bisogna cambiare culturalmente».

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